Nashville, strage in un locale: 4 morti, caccia al killer in fuga armato

Spari in un locale a Nashville, almeno tre morti. Caccia a un uomo con il giubbotto verde
di Anna Guaita
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Domenica 22 Aprile 2018, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 08:51
NEW YORK – Quattro morti, e quattro feriti, due dei quali gravi. Questo il bilancio dell’ennesima sparatoria in America. Ma poteva andare molto molto peggio, se James Shaw, un giovane afroamericano, non avesse trovato il coraggio di agguantare il fucile Ak-15 che il killer teneva in mano, e disarmarlo. L’Fbi ha tenuto una conferenza stampa, per riferire che il killer, Travis Reinking, 29 anni, era ricercato e giudicato “armato e pericoloso”. L’Fbi ha salutato Shaw come “un vero eroe, che ha salvato molte vite”.
 
I fatti sono avvenuti alle tre del mattino di domenica in un ristorante della catena Waffle House a Nashville, in Tennessee. Il killer è arrivato alla guida di un furgone nel parcheggio del ristorante. Era nudo, eccezion fatta per un giubbotto verde, nelle tasche del quale teneva le ricariche per l’arma. Appena sceso dal furgone ha alzato il fucile e ha sparato a due persone che stavano in piedi davanti alla porta del locale. Poi si è diretto vero il ristorante e ha sparato all’interno, a casaccio, uccidendo altre due persone e ferendone quattro.

Ma c’è stato un momento di pausa, quando il killer ha finito il caricatore, e stava tirandone un altro dalla tasca del giubbotto. E in quel momento Shaw ha pensato: «Ora, o mai più - come ha raccontato in varie interviste in tv –. Se avessi aspettato, avrebbe ricaricato l’arma, e non ci sarebbe stato scampo per nessuno».

Shaw ha dunque afferrato il fucile per la canna, ustionandosi il palmo delle mani, ma non l’ha mollato, e tirando con forza ha fatto perdere l’equilibrio al killer abbastanza da tirargli via dalle mani l’Ak-15: «L’ho lanciato oltre il bancone del ristorante, poi ho cominciato a spintonare l’assassino, l’ho spinto fuori dalla porta e ho chiuso la porta».

L’uomo è scappato prima che arrivasse la polizia.

La sera di domenica, l’Fbi ha rivelato che Reinking era già entrato mesi fa nel radar delle autorità, in Illinois, dove è residente. Sembra che soffra di turbe psicologiche. Un anno fa fu arrestato perché si era trovato in un’area vietata vicino alla Casa Bianca. Dopo un‘indagine su di lui, l’Fbi gli tolse il permesso di avere armi, e gli confiscò quattro fucili. Ma qualche mese dopo li restituì al padre del ragazzo, che ha ora ammesso di averglieli a sua volta ridati, e fra questi c’è anche l’arma che Reinking ha usato alla Waffle House.  Si tratta di un Ak-15, un fucile da guerra dello stesso tipo di quello usato nella sparatoria del liceo di Parkland in Florida lo scorso 14 febbraio.

Il 20 aprile, migliaia di scuole negli Usa hanno tenuto una seconda grande manifestazione dopo quella del 24 marzo, contro la diffusione delle armi, e per chiedere leggi più severe proprio sulla vendita di fucili d’assalto.
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