Spari a Washington, uccisa una donna:
voleva lanciarsi in auto contro la Casa Bianca

Spari a Washington, uccisa una donna: voleva lanciarsi in auto contro la Casa Bianca
di Anna Guaita
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Giovedì 3 Ottobre 2013, 20:39 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 15:33

NEW YORK - Si spara, davanti alla Camera e al Senato di Washington. Nel mezzo della crisi dello shutdown, che ha visto 800mila funzionari federali messi in congedo per l'incapacità del Congresso di passare una legge sul bilancio, la città è stata scossa dalla realizzazione che il simbolo della sua democrazia, il Campidoglio, è diventato il teatro dell'ennesima sparatoria. Decine di auto della polizia, con squadre speciali antisomossa sono accorse intorno alla bianca costruzione che sorge all'altro capo di Pennsylvania Avenue rispetto alla Casa Bianca. Stavano inseguendo un'auto con a bordo una donna che aveva guidato come una pazza attraverso le strade di Washington, pur avendo una bambina nel sedile posteriore.

La polizia era stata insospettita dal fatto che l'auto aveva tentato di avvicinarsi alla Casa Bianca, nonostante le barriere, e poi era fuggita ad alta velocità, bruciando i semafori e rifiutandosi di fermarsi agli stop della polizia.

La donna viaggiava dalla Casa Bianca verso il Campidoglio, un percorso che ha allarmato le autorità, che hanno sospettato si potesse trattare di un tentativo terroristico. Nessuno ha visto che sul sedile posteriore c'era una bambina. Sull'auto anche un altro adulto che, secondo le prime informazioni, sarebbe stato ferito e poi ricoverato in ospedale. Quando la donna è arrivata davanti al piazzale del Campidoglio, è stata circondata dalle auto degli agenti che hanno avuto il permesso di "ricorrere alla forza". Almeno un poliziotto è rimasto ferito durante l'inseguimento, quando l'auto della donna ha urtato violentemente una delle volanti.

La donna invece è stata colpita dal fuoco degli agenti e uccisa. La inseguivano sia la polizia che gli agenti del servizio di sicurezza della Casa Bianca. E' durata poco ma è stata una scena da Far West, mentre alla Camera e al Senato , deputati e senatori erano in sessione. I deputati sono stati chiusi in aula, per precauzione. I senatori sono riusciti a raggiungere i rispettivi uffici, dove si sono chiusi a chiave con assistenti e segretari.

Per quasi un'ora la polizia ha dato ordine a tutti di rimanere in "lockdown", cioè di non muoversi e restare dietro porte chiuse. "Mi sembrava che ci fosse una sparatoria come in un film" ha detto una testimone, Athena Jones. Un altro, Mike Herman, si è sfogato: "Ho sentito gli spari e ho detto: non un'altra volta, non qui! Mi sembra una grave testimonianza di dove si trova il nostro Paese in questa storia delle armi".

Il presidente americano, Barack Obama, è stato informato dei colpi di armi da fuoco sparati vicino al Capitol Hill e che si sono tradotti nella chiusura del Congresso e in un rafforzamento delle misure di sicurezza della Casa Bianca.

L'unica altra volta che le armi hanno parlato nel Campidoglio è stato nel 2004, quando un uomo armato, Derek W. Potts, sparò contro una guardia disarmata e la uccise a sangue freddo. L'uomo fu poi riconosciuto instabile di mente.

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