La salma del dittatore riposa tuttora nel faraonico mausoleo scavato nella roccia vicino al monastero dell'Escorial a nord di Madrid che lo stesso dittatore si era fatto erigere, costringendo anche al lavoro forzato migliaia di detenuti politici.
Attorno al suo catafalco e a quello del fondatore della Falange spagnolo José Antonio Primo di Rivera sono stati seppelliti per volere del dittatore senza il consenso delle loro famiglie i resti di migliaia di combattenti repubblicani della Guerra Civile del 1936-39. Nessun governo spagnolo, conservatore o socialista, finora ha voluto decidere il trasferimento dei resti del dittatore. Anche il parlamento di Madrid finora aveva evitato di pronunciarsi sulla questione. Una situazione, ritenuta da molti anomala, ereditata con altri scheletri nell'armadio dalla transizione “morbida” fra franchismo e democrazia concordata dopo la morte del dittatore fra esponenti del regime e nuove forze politiche.
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