Potrà raccontare di averla scampata per un pelo e sicuramente non ripeterà più quella bravata che stava per ucciderlo, il 14enne britannico che venerdì alle 21.30 ha vissuto l'esperienza più terrificante della sua vita, quando l'impianto di depurazione della piscina in cui stava nuotando gli ha risucchiato l'intestino. Il ragazzo, dopo la lezione di nuoto in un centro di Carpesa, a Valencia, in Spagna, si era trattenuto in acqua per giocare con gli amici: senza capire la pericolosità di quello che stavano facendo, hanno sollevato le prese dell'impianto di depurazione e ci si sono seduti sopra. Una mossa che stava per risultare fatale: il 14enne è rimasto intrappolato sott'acqua senza riuscire a liberarsi a causa della forza dell'aspirazione dell'impianto, che ha finito addirittura per risucchiargli l'intestino, provocando lesioni gravissime.
Il ragazzo deve la vita agli uomini della sicurezza che si sono precipitati in piscina e all'allenatore-eroe che è saltato in acqua urlando al personale di spegnere l'impianto e lo ha liberato, mentre altri si sono immersi per dare ossigeno all'adolescente. «Non è rimasto sott'acqua molto a lungo, ma a noi sono sembrate ore» ha raccontato uno dei soccorritori. Trasportato immediatamente all'ospedale di La Fe, il ragazzo è stato sottoposto a un'operazione durata quattro ore: ora si trova nel reparto di terapia intensiva, ma è stato dichiarato fuori pericolo.
