Il leader del gruppo jhadista legato ad Al Qaeda avrebbe avuto un ruolo centrale nella preparazione di due attentati all'aeroporto e all'hotel Maka al-Mukarramah Mogadiscio, a Natale del 2014 e a marzo 2015, costati la vita anche ad alcuni cittadini americani.
«Stiamo attualmente valutando i risultati di questa operazione - ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Peter Cook - Togliere Dhoore dal campo di battaglia rappresenterebbe un colpo significativo alla capacità di pianificazione operativa di Al-Shabab e di condurre attacchi contro il governo della Repubblica Federale di Somalia, i suoi cittadini, i partner degli Stati Uniti nella regione e gli americani all'estero».
Quello di giovedì è il secondo raid statunitense su obiettivi terroristici in Somalia in meno di un mese: il 5 marzo aerei da guerra e droni Usa hanno attaccato un campo di addestramento somalo di al-Shabaab, uccidendo più di 100 persone: anche se non ci sono conferme sul numero esatto delle vittime, secondo fonti del Guardian, si tratta di uno dei raid aerei singoli più letali condotto dagli Stati Uniti durante un'operazione antiterrorismo dall'11 settembre 2001.
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