Siria, all'Onu nuovo veto della Russia su indagine armi chimiche

Siria, all'Onu nuovo veto della Russia su indagine armi chimiche
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Sabato 18 Novembre 2017, 01:04 - Ultimo aggiornamento: 15:30
La Russia ha posto ancora una volta il veto ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu per estendere di un mese il mandato del meccanismo investigativo congiunto di Nazioni Unite e Opac che indaga sugli attacchi chimici in Siria. È il secondo veto di Mosca in circa 24 ore. Il mandato del team di esperti è scaduto oggi. La risoluzione ha ottenuto 12 voti a favore, 2 contrari (Bolivia e il veto russo), e 1 astenuto. Dopo il veto della Russia al documento proposto dagli Usa, e la bocciatura del testo rivale di Mosca, il Giappone aveva proposto un tentativo di mediazione con un rinnovo breve al meccanismo investigativo congiunto di Onu e Opac, con la possibilità di ulteriori estensioni. Si chiedeva anche al segretario generale Onu e al direttore generale Opac di presentare entro 20 giorni proposte su struttura e metodologia di lavoro del team di esperti, come richiesto da Mosca. 

«Mettendo il veto al rinnovo del meccanismo investigativo congiunto di Nazioni Unite e Opac, la Russia ha mandato un chiaro messaggio che non dà valore alle vite delle vittime degli attacchi con armi chimiche (in Siria, ndr) e non ha rispetto dei ragionevoli standard di condotta internazionale sull'uso di tali armi»: l'accusa contro Mosca è contenuta in una nota della Casa Bianca dopo il veto russo. «Gli Usa - prosegue la nota - non cesseranno di fare pressione sul consiglio di sicurezza dell'Onu per rinnovare il mandato» del meccanismo investigativo congiunto di Nazioni Unite e Opac «in modo che possa continuare il suo importante lavoro di identificazione degli autori di odiosi attacchi con armi chimiche, cercare giustizia per le vittime e mandare un chiaro messaggio che l'uso di armi chimiche non sarà tollerato da nessuno, da nessuna parte».
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