Siria, battaglia tra Isis e l'esercito di Assad alle porte di Palmira

Siria, battaglia tra Isis e l'esercito di Assad alle porte di Palmira
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Giovedì 24 Marzo 2016, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 10:25
L'Isis è all'attacco in Europa ma sembra sulla difensiva in Iraq e Siria. L'attenzione si concentra sulla città simbolo di Palmira: l'esercito di Assad afferma di essere entrato in città, mentre l«Isis controbatte di aver ancora il pieno controllo della città e dei suoi tesori archeologici. Ed entrambe le parti mostrano video che dovrebbero provare le loro affermazioni. In Iraq, l'esercito di Baghdad con il sostegno della coalizione filoUsa insidia invece l'autorità jihadista attorno a Mosul, roccaforte jihadista del nord del paese. Da settimane, grazie soprattutto all'appoggio aereo militare russo, le forze di Damasco e le milizie sciite filo-iraniane sono avanzate da ovest e da sud prendendo il controllo dei campi di gas naturale attorno a Palmira e posizionandosi sulle colline che sovrastano la città, dove l'Isis ha però fatto proseliti e detiene un discreto consenso locale.

La città era caduta in mano all'Isis nel maggio 2015, dopo un improvviso ritiro delle truppe governative. Da allora si sono succedute notizie drammatiche di devastazioni del patrimonio archeologico di epoca romana del sito protetto dall'Unesco. I raid aerei russi e governativi si sono fatti più intensi da stanotte e nelle prime ore della giornata si sono accavallate notizie, impossibili da verificare in maniera indipendente, dell'ingresso delle truppe lealiste fino al »centro di Palmira«. La tv di Stato siriana ha mostrato immagini di militari sventolare tricolori siriani da un palazzo descritto come »nel centro« della città, mentre l'agenzia Sana riferiva dell'approssimarsi delle truppe agli ingressi esterni di Palmira. Ma l'Isis nelle ultime ore ha diffuso un video in cui mostra i jihadisti »in pieno controllo« della città e della zona archeologica. Il filmato, diffuso dall'agenzia di notizie jihadista Amaq, è datato oggi. Attivisti anti-regime presenti a Palmira, che in maniera clandestina si oppongono anche all'Isis, smentiscono la presenza di truppe governative in città e ribadiscono che gli scontri sono in corso alle porte meridionale e occidentale di Palmira.

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) riferiva stamani la notizia, non confermata da fonti locali, secondo cui l'Isis aveva invitato gli abitanti di Palmira a evacuare la città in vista dei combattimenti casa per casa. L'avanzata dell'esercito avverrebbe comunque con grande lentezza per la presenza di ordigni lungo le strade e giornalisti arruolati assieme alle forze governative siriane e citate dalla tv siriana affermano che i jihadisti hanno posizionato ordigni esplosivi anche nei pressi del sito archeologico. Ma nemmeno di questo ci sono conferme indipendenti. Sul fronte iracheno le autorità militari di Baghdad hanno annunciato oggi la fine della prima fase di operazioni per la tanto attesa campagna per riconquistare Mosul, senza però precisare quando avverrà l'offensiva di terra contro le postazioni jihadiste in città.

L'operazione, denominata Fath ('conquistà), ha portato le forze di Baghdad a riprendere il controllo delle località di Nasr, Karmandi, Kathila, Kherbardan e altre tre villaggi nella zona.
Gli attacchi sono stati lanciati da Makhmur, 80 km a sud di Mosul e dove nelle ultime settimane i comandi iracheni hanno concentrato uomini e mezzi in preparazione dell'offensiva. Sempre nell'area di Makhmur è di stanza un manipolo di marines Usa a sostegno delle forze governative. La presenza di soldati statunitensi sul territorio iracheno ha suscitato nei giorni scorsi forti reazioni negative da parte di leader politici locali e capi di milizie sciite filo-iraniani che partecipano anch'esse alla lotta contro l'Isis.
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