L'alleanza curdo-araba avanza in Siria: strappato all'Isis un giacimento petrolifero

L'alleanza curdo-araba avanza in Siria: strappato all'Isis un giacimento petrolifero
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Venerdì 1 Aprile 2016, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 12:59

Le Forze democratiche siriane, un'alleanza tra le Unità curde di protezione del popolo (Ypg) e fazioni arabe e cristiane nel nord-est della Siria, hanno conquistato il giacimento petrolifero di Rweshid, nella provincia di al-Hasakah, dopo aver espulso i jihadisti dello Stato islamico che occupavano l'area. È quanto hanno dichiarato fonti locali al sito di notizie siriano Aranews. Stando all'attivista Suleiman Nabi, le Forze democratiche siriane stanno ora cercando di «tagliare le linee di rifornimento dell'organizzazione terroristica tra le città di Raqqa e Deir Ezzor e avanzano verso il Rif di questa città, che connette al-Hasakah con Raqqa», la roccaforte del sedicente califfato.

«Le Forze democratiche siriane hanno attraversato il villaggio di al-Maliha dirigendosi verso l'area di Màdan, a ovest di Shaddadi, nella provincia di al-Hasakah», ha dichiarato a sua volta un portavoce dell'alleanza curdo-araba, sottolineando che «l'obiettivo delle Forze democratiche siriane è quello di tagliare le linee di rifornimento dell'Isis tra Raqqa e Deir Ezzor nel tentativo di assediare i jihadisti nella loro capitale de facto», ossia Raqqa. A febbraio le Forze democratiche siriane hanno conquistato l'impianto di gas di Jibisa, circa 12 chilometri a est di Shaddadi, a sud di al-Hasakah, che era occupato dall'Isis e rappresentava una delle sue principali fonti di finanziamento.

Per circa due anni, infatti, l'organizzazione ha usato i proventi di questo impianto per foraggiare le sue operazioni. Fonti informate hanno spiegato ad Aranews che l'Isis produceva a Jibisa 5mila cilindri di gas al giorno, che poi vendeva al mercato nero. Fonti locali sostengono che l'Isis si coordinava con il regime siriano per vendere il gas estratto da Jibisa e che i tecnici del regime hanno continuato a lavorare nel giacimento anche sotto il controllo dell'Isis.

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