A innescare la miccia della collisione a catena è stata una navetta che portava alcuni passeggeri in partenza all'aeroporto: alle prime luci dell'alba il veicolo, a causa della fitta nebbia e della velocità elevata, si è schiantato contro una berlina. La visibilità, al momento dell'incidente, era di soli 10 metri, ma i mezzi continuavano a viaggiare a circa 80 chilometri all'ora, secondo la ricostruzione di un agente di polizia. Dopo la prima collisione altre macchine si sono lanciate inconsapevolmente contro il muro di grovigli creato dalle vetture distrutte. «A causa della fitta nebbia, i conducenti non potevano vedere nulla e non sono riusciti a mantenere la distanza di sicurezza» ha continuato l'agente.
I feriti sono stati trasportati negli ospedali vicini, otto sono in condizioni critiche. Diciotto feriti sono stranieri: nello specifico si tratta di sette cinesi, tre thailandesi, due vietnamiti, due filippini, un giapponese, un russo, uno svizzero e un cittadino del Bangladesh. Il vietnamita e uno dei thailandesi sono in condizioni critiche.
Drammatica la testimonianza di uno dei conducenti che è riuscito a evitare lo schianto. «Stavo andando molto lentamente e improvvisamente una navetta mi è passata davanti. Andava veramente veloce, forse a 120 chilometri orari. Poco dopo ho sentito una serie di vetture che collidevano. I veicoli accanto a me che correvano si sono accartocciati. Io ho deviato a destra e sono riuscito a evitare la macchina di fronte a me. Ora che ci penso, potevo essere uno dei morti o dei feriti. Non riuscivo a vedere niente, davvero. Sembrava che la nebbia si fosse mangiata la strada».
Dopo l'incidente, sette aerei in atterraggio sono stati reindirizzati al vicino aeroporto di Gimpo, mentre altri 30 voli hanno dovuto rinviare la partenza. Nel 2006 sempre in Corea del Sud si è verificato un tamponamento a catena a causa della nebbia: i veicoli coinvolti furono 29. il bilancio fu di 11 morti e più di 50 feriti.