Preside fa sesso per mesi con studentessa di 14 anni: rischia 10 anni di carcere

Preside fa sesso per mesi con studentessa di 14 anni: rischia 10 anni di carcere
di Federica Macagnone
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Giovedì 5 Luglio 2018, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 20:06
La passione per quella ragazzina di 14 anni la divorava: una passione proibita che le aveva fatto perdere ogni freno inibitore, rovinandole una carriera brillante, facendole perdere tutto quello che si era guadagnata in anni di studio e di lavoro e gettandola nel fango anche agli occhi dei suoi figli che a stento, ora, riescono a capire come la loro madre possa essersi invaghita di una loro coetanea. La 39enne Kristie Torbick, stimatissima  dirigente della High School di Exeter nel New Hampshire, negli Stati Uniti,  dopo essere smascherata si ritrova adesso senza lavoro e con lo spettro di una condanna a dieci anni di carcere, che sarebbero stati anche di più se non avesse deciso di confessare tutto e patteggiare in cambio di uno sconto di pena. 

Il momento decisivo che ha dato una svolta rovinosa alla vita di Kristie arrivò a dicembre 2016, quando ruppe gli indugi e decise di sedurre quella ragazzina della sua scuola che le aveva fatto perdere la testa: per due mesi mandò avanti una torrida relazione sessuale con lei, fatta di incontri clandestini e di rapporti consumati in qualunque posto fosse possibile. Pensava di farla franca, credeva che nessuno avrebbe notato nulla. Non era così. Alla scuola arrivarono delle segnalazioni relative a un "rapporto improprio" tra una dirigente e una studentessa, la polizia fu allertata e avviò un'indagine. 

Solo in quel momento Kristie si risvegliò bruscamente dal proprio delirio: capì cosa la aspettava e fu lei stessa ad andare a costituirsi alla polizia. E solo in quel momento capì in quale baratro era caduta e quali conseguenze gravissime avrebbe dovuto affrontare. Recuperata la lucidità, decise di confessare e tentare un patteggiamento. Lunedì prossimo conoscerà il verdetto: rischia fino a 10 anni e, in ogni caso, sarà schedata come molestatrice sessuale, con il conseguente divieto di entrare in contatto con quella ragazzina così come con qualunque minorenne, eccettuati i propri figli. 

 
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