Dopo gli esami la tomba sarà riaperta per «ricomporre il cadavere nella sua intergrità», ha indicato la Fondazione Gala-Dalì.
Ai pochi presenti alla esumazione, fra cui Bardalet, è stato chiesto di consegnare i cellulari per evitare foto del corpo del pittore. Se sarà riconosciutà la paternità di Dalì, Abel avrà diritto al 25% della eredità del maestro, che prima della morte, non avendo figli, aveva lasciato tutto allo stato spagnolo designando la Fondazione Gala-Dali quale amministratore. Se invece il confronto dei dna sarà negativo la Fondazione ha già reso noto che chiederà a Abel di pagare danni e spese provocati dalla sua richiesta in paternità e in particolare dall'esumazione.
L'esumazione è durata circa cinque ore e ha coinvolto tecnici, operai e dipendenti del museo, rimasti a lavorare anche dopo l'orario di chiusura. Un lavoro eseguito in notturna e quindi senza visitatori in circolazione nella struttura.
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