La testata dove lavorava Anna Politkovskaia ha ricevuto dall'agenzia di regolamentazione per le comunicazioni e i media (Rozkomnadzor) un secondo «avvertimento» nel corso dell'ultimo anno, e questo potrebbe in teoria essere sufficiente a far scattare la revoca della licenza di pubblicazione. Il giornale è stato ammonito per una parolaccia in un brano estratto da un romanzo. Degli asterischi avevano in realtà sostituito alcune lettere della parolaccia contenuta in un brano estratto da un romanzo di Vasili Avcenko, corrispondente di Novaia Gazeta dall'estremo oriente. Ma secondo il portavoce di Roskomnadzor, Vadim Ampelonski, l'espressione incriminata «poteva chiaramente essere letta».
Sul giornale d'opposizione pende comunque una spada di Damocle. Il primo monito a Novaia Gazeta è stato notificato lo scorso ottobre per un articolo intitolato «Se noi non siamo l'Occidente, allora chi siamo?» che le autorità russe hanno bollato come «estremista».
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