Quebec, rogo nell'ospizio: 32 morti, le macerie diventano un ghiacciaio che tiene i morti intrappolati

I soccorsi The Canadian Press, Ryan Remiorz)
di Anna Guaita
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Domenica 26 Gennaio 2014, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 19:57
NEW YORK – E’ una delle tragedie pi tristi e raccapriccianti degli ultimi anni. E’ successa in un piccolo paese del Quebec, la regione francofona del Canada: uno spaventoso incendio ha distrutto giovedì una casa di riposo, e trentadue persone hanno perso la vita nelle fiamme. Ma i corpi non sono stati recuperati. La grande quantità d’acqua usata per spegnere l’incendio si è immediatamente congelata nella temperatura di 22 gradi sotto zero. E ora le macerie sono diventate un ghiacciaio che tiene i morti intrappolati nella sua morsa. I vigili stanno usando vapore e aria calda per tentare di scioglierlo, ma le temperature che rimangono intorno ai 15 sotto zero e la neve che cade fittissima rendono il loro lavoro quasi impossibile.



La casa di riposo ospitava 57 anziani, quasi tutti disabili, alcuni sofferenti di Alzheimer, molti relegati su sedie a rotelle. Quando è scattato l’allarme, nella piccola comunità di Isle Verte si sono mobilitati tutti. Il corpo dei vigili locale è formato esclusivamente da volontari e alcuni di questi hanno dovuto affrontare la sconvolgente prova di lottare contro un incendio che intrappolava un parente. E’ stata una lotta lunga e caotica.



Nel palazzo di tre piani, la cui struttura era di legno, c’erano gli estintori a pioggia solo nei piani in cui erano ospitati gli anziani incapaci di muoversi autononamente. Ma le fiamme sono state tanto violente e veloci che solo una ventina dei ricoverati è riuscito a raggiungere l’uscita. L'incendio sembra sia stato causato da una sigaretta: uno dei residenti aveva chiesto agli attendenti il permesso di uscire per accendere una sigaretta, ma data la neve e il gelo, il permesso non gli era stato accordato. L'individuo era dunque rientrato nella sua camera. Pochi minuti dopo suonava l'allarme.



All’inizio, tuttavia, non si è capito quante fossero state le vittime: era possibile che alcuni anziani fossero riusciti a scappare con l’aiuto dei volontari e avessero trovato ospitalità altrove, e per questo non rispondessero all’appello. Con il freddo polare e la neve, le operazioni di soccorso erano effettivamente difficilissime. Solo con il passare dei giorni, è stato chiaro che i 32 che mancavano all’appello erano rimasti intrappolati nelle fiamme. E così è cominciata la ricerca dei corpi. Ma nella montagna gelata che è ora la casa di riposo, ci vorrà del tempo perchè si possano ritrovarli tutti. Finora ne sono stati estratti 10.



Il governatore del Quebec, Pauline Marois, che si trovava in Europa per un viaggio di lavoro, è rientrata precipitosamente. E’ la seconda tragedia che la sua regione vive nell’arco di pochi mesi: lo scorso luglio il deragliamento e l’esplosione di un treno merci che trasportava petrolio causò 47 morti nella cittadina di Lac Megantic, nel sud.