E' stata uccisa poche settimane prima dell'inizio del Carnevale di Rio, del quale aspirava a diventare la star.
Il corpo di Claudio da Silva, ballerina 25enne transessuale, è stato scoperto senza vita, sfigurato e crivellato dai proiettili il 23 gennaio scorso. Quest'anno, quando si accenderanno le luci della città e i carri sfileranno per le strade, lei non ci sarà.
Il nome d'arte di Claudio era Piu: faceva parte della scuola di samba Beija-Flor, una delle più celebri di Rio, 12 volte vincitrice della parata di Carnevale.
L'allarme per la scomparsa di Da Silva è stato lanciato verso la fine di gennaio quando non si è presentata alle prove generali: un comportamento troppo strano da parte sua, che non si era mai persa un'esercitazione. Il suo corpo è stato poi trovato nei pressi di una favela con atroci segni di torture.
E chi l'ha uccisa probabilmente lo ha fatto perché era un transessuale. L'omofobia in Brasile sta diventando un problema: un omosessuale, transessuale o bisex perde la vita in media ogni 28 ore. Secondo i dati del Grupo Gay da Bahia, nel 2013 gli omicidi sono stati 312. Dalla scuola di danza che Piu tanto amava per ora nessun commento.