Regeni, Al Sisi: ucciso da gente malvagia, non dai servizi

Regeni, Al Sisi: ucciso da gente malvagia, non dai servizi
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Mercoledì 13 Aprile 2016, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 12:54

«Noi egiziani abbiamo creato un problema con l'assassinio» di Giulio Regeni. Lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi in un incontro con esponenti politici, sindacati e ong in Parlamento. Sisi ha ribadito le sue condoglianze alla famiglia del giovane ricercatore italiano. Le parole del presidente sono riferite dai tweet di Daily News Egypt.

Il presidente egiziano ha negato che i servizi di sicurezza egiziani siano dietro all'uccisione di Regeni, sostenendo invece che dietro l'omicidio del ricercatore italiano c'è «gente malvagia», senza però fornire altri dettagli. Al Sisi ha lamentato che il «problema per l'Egitto» rappresentato dal caso di Giulio Regeni è stato generato dalla pubblicazione da parte di media egiziani di «menzogne».

Al Sisi ha lamentato che il «problema per l'Egitto» rappresentato dal caso di Giulio Regeni è stato generato dalla pubblicazione da parte di media egiziani di «menzogne». «Dobbiamo stare attenti a menzogne e accuse da parte di persone attorno ai noi, noi egiziani, che hanno trasmesso e pubblicato queste accuse e queste menzogne», ha detto Sisi aggiungendo «l'abbiamo fatto a noi stessi. Siamo noi che abbiamo creato questo problema per l'Egitto. Siamo noi - ha ribadito - che abbiamo creato il problema per l'Egitto dell'uccisione del giovane italiano».

«Attribuiamo grande interesse a questo caso in particolare, in quanto abbiamo relazioni molto privilegiate con gli italiani»: lo ha detto al Cairo il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi riferendosi all'uccisione di Giulio Regeni. «La dirigenza italiana si è posta al fianco dell'Egitto dopo il 30 giugno», ha detto ancora Sisi con implicito riferimento alle manifestazioni di piazza che, appoggiate dai militari, nell'estate del 2013 portarono alla deposizione del presidente Mohamed Morsi, esponente dei Fratelli musulmani, e un anno dopo all'elezione dello stesso ex-generale alla presidenza egiziana. L'inchiesta, ha sottolineato Al Sisi, viene condotta dalle autorità egiziane con la «massima trasparenza».

«Dopo un lungo pressing i deputati egiziani si sono assunti l'impegno formale a tenere una seduta pubblica del loro Parlamento dedicata specificatamente alla vicenda di Giulio Regeni». Lo hanno reso noto i deputati azzurri, Alberto Cirio, Fulvio Martusciello e Massimiliano Salini, al termine del loro incontro a Strasburgo con una delegazione di parlamentari egiziani. «Vogliamo risolvere insieme a voi - ha detto Salini ai colleghi egiziani - la tragedia Regeni. Vogliamo la verità per la famiglia ma anche per noi, per i rapporti storici tra Italia ed Egitto». «Regeni - ha aggiunto Cirio - era un ragazzo italiano ma era anche un europeo. Se l' Egitto viene in Europa a proporci business, prima deve garantire il rispetto dei diritti umani». «Siamo soddisfatti - ha concluso Martusciello - del fatto che questi parlamentari abbiano assunto questo impegno formale per arrivare alla scoperta della verità».

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