Batte bandiera malese la quarta compagnia aerea Sharia-compliant del mondo. Dopo la Royal Brunei Airlines, la Saudi Arabian Airlines e la Iran Air, ha festeggiato il primo volo anche la Rayani Air, che dallo scorso 20 dicembre viaggia tra Kuala Lampur, Kota Bharu e Langkawi. Nel pieno rispetto della legge islamica, naturalmente: nei suoi velivoli, infatti, lavorano solo hostess con indosso l’hijab, il velo che copre capo e collo ma non il viso, e vengono serviti esclusivamente cibi halal, cioè non proibiti dalla tradizione musulmana - quindi niente carne di maiale - e bevande non alcoliche. Prima del decollo, poi, immancabile è il rito della preghiera.
“Siamo orgogliosi di essere la prima compagnia della Malesia ad applicare le norme della Sharia basate sull’interpretazione delle autorità - ha affermato Jaafar Zamhari, managing director della società, che conta 355 dipendenti, tra cui otto piloti e 50 assistenti di volo, e due Boeing 737-400 e punta ad espandere al più presto organico, mezzi e rotte -. Questa nostra osservanza delle leggi islamiche sarà perfezionata col tempo”.
Attualmente, intanto, insieme alle restrizioni riguardanti l’abbigliamento del personale femminile islamico e l’alimentazione, la Rayani Air, che, durante il tragitto, fornisce ai suoi passeggeri merende omaggio comprensive di focaccia, succo di frutta e noccioline, fa vigere, per hostess e steward non musulmani, la sola prescrizione di indossare “una veste decente”.
In attesa di decidere gli sviluppi futuri, a breve però un altro marchio potrebbe affiancarla nella lista delle compagnie Sharia-compliant: secondo l’agenzia Bloomberg, infatti, anche i vertici della Firnas Airways, società con base nel Regno Unito pronta a offrire il suo servizio nei cieli a partire dal 2016, starebbero pensando di introdurre alcune tra le leggi islamiche più conosciute a bordo dei suoi aerei.
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