Rapporti Italia-Egitto, l’ambasciatore Hisham Badr: «Mediterraneo, una grande occasione per i nostri Paesi»

Rapporti Italia-Egitto, l’ambasciatore Hisham Badr: «Mediterraneo, una grande occasione per i nostri Paesi»
di Elena Panarella
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Sabato 8 Settembre 2018, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 19:00

«È un momento di grande opportunità per l’Italia e l’Egitto. Usare le sfide che abbiamo nel Mediterraneo per far tornare di nuovo questo mare un luogo di prosperità e di stabilita». Così l’ambasciatore egiziano a Roma, Hisham Badr, in occasione dell’anteprima della nuova stagione culturale dell’Accademia d’Egitto, nella splendida cornice di Villa Borghese, diretta dalla professoressa Gihane Zaki, che ha ospitato nei suoi giardini (in collaborazione con la Società Italiana di Beneficenza) lo spettacolo del famoso balletto egiziano “El Tannurah Dance”. 
 
L’Egitto sta vivendo un momento ricco di sfide e anche di rinascita. «Due giorni fa l’Organizzazione mondiale del turismo ha detto che l’Egitto - prosegue l’ambasciatore - è al primo posto per la crescita del turismo con il 55% delle presenze in più dallo scorso anno ad oggi. E questo grazie anche agli italiani che hanno scelto di tornare nel nostro Paese, con un aumento delle presenze del 100%». Non solo. «Il 13 ottobre una delegazione di trenta aziende italiane andranno in Egitto per investimenti e stringere nuovi accordi commerciali». Ma non ci può essere economia e sviluppo senza stabilità e sicurezza. Per la prima volta ieri sera era presente anche il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta. Un segnale questo di un legame sempre più stretto tra i due Paesi come provano le recenti visite del ministro dell’Interno Matteo Salvini, degli Esteri Enzo Moavero, del Lavoro Luigi Di Maio e del presidente della Camera Roberto Fico.

«Noi siamo grati per questa cooperazione molto attiva e dinamica che riflette lo spirito e la volontà di questi due Paesi del Mediterraneo di costruire la pace, la stabilità e la sicurezza. Questi momenti critici per la sponda Sud e la sponda Nord del nostro mare devono essere un’occasione per cambiare le cose in positivo. L’Italia e l’Egitto possono farlo».

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