Polonia, arriva il "drone dell'aborto": 5 kg di pillole sulla città di Slubice

Polonia, arriva il "drone dell'aborto": 5 kg di pillole sulla città di Slubice
di Giulia Aubry
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Giovedì 25 Giugno 2015, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 27 Giugno, 13:49
I più sofisticati scattano foto dai teatri di guerra o sganciano bombe. Quelli più semplici si “limitano” a riprese di eventi, apparizioni spettacolari, trasporto di acquisti online (nel futuro di Amazon) oppure feriscono la mano di Enrique Iglesias.

Da sabato 27 giugno i droni acquisiranno un nuovo compito lanciando sula Polonia ben cinque chilogrammi di pillole abortive. A condurre l’intera operazione sarà l’associazione no-profit Women on waves che, da 10 anni, difende il diritto delle donne a una scelta consapevole rispetto alla propria maternità, attraverso campagne informative sulla possibilità di praticare interruzioni di gravidanza senza rischi per le gestanti. Il drone partirà da Francoforte sull’Oder e “sgancerà” il suo carico sulla città polacca di Slubice a pochi chilometri oltre confine.

Si tratta naturalmente di un’azione dimostrativa. Il “drone dell’aborto”, come è stato battezzato dallo stesso ufficio stampa di Women on waves, è un messaggio che Rebecca Gompert direttrice dell’associazione vuole mandare alle donne polacche e al Governo del loro paese. Rebecca ha dichiarato al giornale britannico Telegraph che “in Europa c’è ancora troppa disparità di trattamento rispetto alle donne che vogliono abortire”. Ciò negli anni ha fatto sì che in alcuni paesi l’interruzione di gravidanza, realizzata clandestinamente, mettesse a grave rischio la salute e l’incolumità delle donne. La Polonia, che dal 1993 ha ristretto fortemente la normativa sull’aborto, è proprio tra questi.

Secondo i dati ufficiali gli aborti nell’ultimo anno nel paese sono stati 744. Secondo Women on waves, in realtà, oltre 50.000 donne, anche sulla base delle numerose richieste di aiuto che l’associazione riceve, sarebbero ricorso nel 2014 all’aborto clandestino in Polonia. Un numero tra i più alti di Europa, se lo si considera in percentuale sulla popolazione del paese.

Il drone dell’aborto farà sicuramente discutere e in Polonia lo attendono con qualche preoccupazione. E, magari, anche la speranza che cada prima di passare il confine… Ma Rebecca Gompert è sicura che sabato sarà comunque un successo per le donne di tutto il mondo. Lei e la sua associazione sono da anni impegnate in una vera e propria “guerra asimmetrica” contro i governi che, a loro parere, non difendono i diritti delle donne rispetto alla gravidanza. In quest’ottica, comunque la si pensi, un simbolico “bombardamento” a base di mifepristone e misoprostol ad opera di un piccolo drone, non poteva essere strumento migliore per dare continuità alla loro strategia e portare a segno il primo fondamentale obiettivo dell’iniziativa: far parlare di sé.