Australia, pedofilia: l'arcivescovo Wilson condannato a due anni per aver coperto sacerdote che abusò di chierichetto di 13 anni

Australia, pedofilia: l'arcivescovo Wilson condannato a due anni per aver coperto sacerdote che abusò di chierichetto di 13 anni
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Martedì 22 Maggio 2018, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 15:05
L'arcivescovo cattolico di Adelaide, Philip Wilson, è stato dichiarato oggi colpevole dal tribunale di Newcastle, a nord di Sydney, per aver coperto abusi sessuali su minori commessi da un altro sacerdote: Wilson, 67 anni, rischia una pena fino a due anni di reclusione.

La sua condanna giunge tre settimane dopo il rinvio a giudizio del cardinale George Pell, che sarà processato in Australia sempre per presunti abusi sessuali su minori. L'arcivescovo Wilson, durante il processo, si è sempre dichiarato innocente e non è escluso che faccia ricorso contro la sentenza. Wilson, che è anche vicepresidente della Conferenza Episcopale Australiana, rimane al momento libero. La sentenza verrà ufficializzata in tribunale il prossimo 19 giugno. Wilson è stato condannato con l'accusa di avere insabbiato gli abusi sessuali su quattro minori compiuti dal sacerdote James Fletcher a partire dagli anni '70, quando entrambi operavano nella diocesi australiana di Maitland.

Fletcher è morto in prigione a 65 anni, nel 2006, un anno dopo la condanna a quasi 8 anni per aver abusato di un chierichetto di 13 anni tra il 1989 e il 1991. Monsignor Wilson ha più volte dichiarato di non ricordare una conversazione del 1976 con una delle presunte vittime. I suoi legali hanno tentato per quattro volte di fare archiviare il caso, utilizzando come pretesto anche l'Alzheimer di cui il prelato soffre. Una condanna dunque di rilievo, quella pronunciata oggi, non solo perché tocca il numero due della conferenza episcopale australiana, ma anche perché è una pronuncia che arriva alla vigilia del processo che vede imputato, sempre in Australia, il Prefetto dell'Economia vaticana, il cardinale Pell.

Dall'Australia al Cile, ora si attendono le decisioni che Papa Francesco assumerà dopo le dimissioni in blocco di tutti i vescovi cileni.
Intanto l'arcivescovo di Santiago, il cardinal Ricardo Ezzati, ha riconosciuto la gravità dello scandalo pedofilia che ha investito la Chiesa cilena. Al termine del Sinodo dei giovani ha sottolineato: «Mi fa male sapere che la malattia non è stata sconfitta e superata. Accolgo la critica, l'indignazione e la rabbia» che è stata manifestata nel corso dell'incontro con i giovani. «Voglio chiedervi misericordia e perdono».
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