Da parroco dell'anno a spacciatore: condannato
per aver ceduto droga al chierichetto

Da parroco dell'anno a spacciatore: condannato per aver ceduto droga al chierichetto
di Federico Tagliacozzo
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Venerdì 4 Ottobre 2013, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 23:27
Da parroco dell’anno a spacciatore. Un prete americano di 78 anni di Saint Louis, stato condannato a quattro anni con la condizionale per aver dato a un suo chierichetto di 16 anni, liquore e marijuana.



Il sacerdote, costretto su una sedia a rotelle, avrebbe inoltre firmato un permesso che ha consentito al ragazzo di farsi applicare un piercing al capezzolo. Il giudice ha ritenuto che Robert Charles Manning, questo il nome del sacerdote, fosse troppo anziano e in cattiva salute per finire dietro le sbarre. Secondo quanto pubblicato sulla Colorado Springs Gazette, l’uomo nel 2010 era stato nominato cappellano dell’anno dell’ordine dei Cavalieri di Colombo del Colorado. Robin Chittum, giudice del quarto distretto di Saint Lous, Missouri, ha detto che il giovane era alla ricerca di una guida spirituale, quando ha fatto il suo incontro con il sacerdote: «Quel giovane ha trovato in lei la sua guida, padre Manning, e lei ha ricambiato la fiducia per fare del male».



Chittum ha spiegato che, viste le sue precarie condizioni, il religioso, se fosse stato condannato alla prigione, avrebbe passato gran parte del periodo di condanna in ospedale. L’uomo dopo essere stato ordinato nel 1997, aveva operato in diverse parrocchie del Missouri. Nel 2007 aveva iniziato a lavorare presso il St. Gabriel the Archangel Catholic Church di Colorado Springs dove il ragazzo faceva il chierichetto. Nel 2010 era stato nominato cappellano dell’anno. Due anni dopo era stato costretto a lasciare dopo voci di abusi sessuali. Un gruppo di sostegno delle vittime di abusi sospetta che Manning abbia fatto altre vittime: «Non c’è ragione di pensare che questo individuo abbia iniziato a comportarsi in modo improprio con i bambini solo dopo i settant’anni», ha dichiarato David Clohessy, direttore nazionale di Snap, Survivors Network of those Abused by Priests. Manning è stato assolto da altri capi di imputazione che riguardavano reati sessuali. L’ex sacerdote ha riconosciuto che la sua condotta nei confronti del giovane è stata scorretta: «Il nostro era un rapporto amichevole sbagliato. Mi sarei dovuto comportare come un buon nonno con suo nipote».
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