«Senza pensare, ho preso un paio di guanti di gomma nella mia borsa, ho divaricato le gambe alla donna e afferrato con entrambe le mani la testa del bambino. Il corpo ha seguito senza problemi. Poi il bambino ha pianto. L’ho tenuto tra le braccia per scaldarlo fino all’arrivo dei vigili del fuoco che hanno tagliato il cordone ombelicale. È stato un momento incredibile». La famiglia al completo è stata trasportata in ospedale per accertarsi delle condizioni della madre e della neonata Sixtine. L’addestramento delle forze dell’ordine prevede i casi di emergenza ma a nessuno era mai capitato di trovarsi improvvisamente protagonisti di un parto: «Mi hanno chiesto cosa avrei fatto se il bambino avesse avuto un problema di salute o se il cordone si fosse posizionato male. Ma ho agito d’istinto. Ho scelto la mia professione - ha detto convinta la poliziotta - per fornire assistenza e sono sicura di non aver sbagliato strada».
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