Parigi, babysitter uccide e fa a pezzi un'intera famiglia con la motosega

Parigi, babysitter uccide e fa a pezzi un'intera famiglia con la motosega
di Ida Artiaco
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Mercoledì 20 Gennaio 2016, 17:17 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 17:57
Una tata tutt’altro che affidabile. Hui Zhang, babysitter 34enne di origini cinesi, ha confessato davanti ai giudici di un tribunale di Parigi di aver ucciso e smembrato i corpi dei genitori di un bambino che era morto per asfissia mentre lei se ne stava prendendo cura. «L’ho fatto solo difendermi», ha dichiarato la donna. Pare infatti che la coppia l’avesse aggredita dopo il decesso del bambino con un coltello da macellaio. Accusato anche il fidanzato, Te Lu, anch’egli 34enne, per concorso in omicidio.

La vicenda è parecchio intricata. Il caso era venuto alla luce nel 2012, dopo che due persone che stavano facendo jogging nel bosco di Vincennes, alla periferia della Capitale francese, erano inciampati su una gamba tagliata. Alcuni giorni dopo un cane ritrovò un torso umano nella stessa zona, ma quando sono intervenute le autorità era ormai troppo tardi per scoprire altri eventuali resti. Dopo aver fatto le dovute analisi, gli inquirenti hanno capito che le vittime erano di origine asiatica. Si è subito pensato che gli omicidi fossero legati a bande di criminali mediorientali o a Luka Rocco Magnotta, un ragazzo canadese accusato all’epoca dei fatti di aver ucciso e smembrato uno studente di Pechino in vacanza a Parigi.

L’inchiesta è continuata senza sosta, fino a quando la ex tata non ha ammesso il crimine. Hui ha raccontato alla polizia che il figlio della coppia, di soli due mesi, era morto all’improvviso durante il sonno mentre lei era con lei. Insieme al suo compagno, aveva deciso di offrire dei soldi ai due genitori in cambio del loro silenzio sulla morte del bambino. Quando si sono incontrati a casa Zhang, la situazione è ben presto precipitata, fino a che la babysitter e il suo fidanzato non sono stati minacciati con un coltello da macellaio.

È a questo punto che i due imputati hanno ucciso i genitori del piccolo con una piccola ascia che avevano nell’abitazione. Hui avrebbe poi portato i loro corpi senza vita, insieme a quello del bambino, nel bagno, facendoli a pezzi con una motosega elettrica e accendendo la lavatrice per coprire il rumore. Avrebbe poi avvolto i resti in alcuni sacchetti dell’immondizia, sbarazzandosene poco dopo, insieme al fidanzato, e abbandonandoli nel bosco di Vincennes.

Quasi sicuramente, secondo la polizia, Hui e Te non avevano intenzione di macchiarsi di quei crimini. Tuttavia, dopo gli omicidi, si sono trasferiti in Cina, per poi ritornare subito dopo in Francia. L’accusa pensa che la loro decisione sia stata dettata dalla paura di ricevere la condanna a morte nel loro Paese d’origine. Il processo continua per definire la pena che dovranno scontare.
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