Sull'aereo, durante il lungo volo, il tema della pace ha fatto capolino in diversi momenti. Primo quando Papa Francesco ha ricordato il videoreporter italiano, Simone Camilli, morto a Gaza insieme a cinque artificieri durante il disinnesco di un ordigno israeliano inesploso.
«Vi ringrazio per la vostra presenza - ha detto il Papa rivolgendosi ai giornalisti - vi propongo di fare in silenzio una preghiera per Simone Camilli, uno dei "vostri" che oggi se ne è andato in servizio. Preghiamo in silenzio. Queste sono conseguenze della guerra. È così. Grazie per il vostro servizio”. Francesco ha poi chinato il capo ed è restato per un po' in silenzio. Poco dopo ha ripreso a conversare con la stampa internazionale. “Grazie per tutto quello che farete durante questo viaggio in Corea, che non sarà un tour. E', infatti, piuttosto impegnativo. Che la vostra parola aiuti sempre ad unirci al mondo; mi raccomando, portate questo messaggio di pace».
La rotta aerea da Roma a Seoul ha portato Francesco a sorvolare anche la Cina. In un telegramma di ringraziamento al presidente cinese per avergli concesso lo spazio aereo, Francesco ha invocato serenità e benessere per i cittadini della Repubblica Popolare Cinese.
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