Francesco: questo non è un semplice tour, è molto impegnativo

Il Papa all'arrivo a Seul con il presidente Park
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Giovedì 14 Agosto 2014, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 10:47
dal nostro inviato Franca Giansoldati - SEOUL - Non appena il boeing dell'Alitalia ha toccato la penisola coreana, dall'account di Twitter di Papa Francesco, @Pontifex, è partita la “benedizione alla Corea”, una benedizione rivolta agli anziani e ai giovani sia a Sud del 38 parallelo, che a Nord dove ancora vige un regime di stampo comunista, assai chiuso e piuttosto impermeabile al dialogo. Talmente impermeabile da non avere nemmeno dato l'assenso ai cattolici nordcoreani di recarsi alla messa papale, né alla VI giornata mondiale della gioventù asiatica. Così quando a Roma erano le 3.15 del mattino, e la Presidente signora Park Geun-hye, era sotto la scaletta dell'aereo per dare il benvenuto al pontefice, dal regime di Pyongyang è stato dato l'ordine di testare alcuni missili a corto raggio in mare. Probabilmente una coincidenza anche se gli organi di stampa coreani restano scettici su una casualità di questo tipo.











Sull'aereo, durante il lungo volo, il tema della pace ha fatto capolino in diversi momenti. Primo quando Papa Francesco ha ricordato il videoreporter italiano, Simone Camilli, morto a Gaza insieme a cinque artificieri durante il disinnesco di un ordigno israeliano inesploso.



«Vi ringrazio per la vostra presenza - ha detto il Papa rivolgendosi ai giornalisti - vi propongo di fare in silenzio una preghiera per Simone Camilli, uno dei "vostri" che oggi se ne è andato in servizio. Preghiamo in silenzio. Queste sono conseguenze della guerra. È così. Grazie per il vostro servizio”. Francesco ha poi chinato il capo ed è restato per un po' in silenzio. Poco dopo ha ripreso a conversare con la stampa internazionale. “Grazie per tutto quello che farete durante questo viaggio in Corea, che non sarà un tour. E', infatti, piuttosto impegnativo. Che la vostra parola aiuti sempre ad unirci al mondo; mi raccomando, portate questo messaggio di pace».



La rotta aerea da Roma a Seoul ha portato Francesco a sorvolare anche la Cina. In un telegramma di ringraziamento al presidente cinese per avergli concesso lo spazio aereo, Francesco ha invocato serenità e benessere per i cittadini della Repubblica Popolare Cinese.
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