Obama ha incontrato il direttore della rivista Larry Hackett nello studio ovale, insieme alla moglie Michelle. Il presidente ha raccontato che ora che Malia ha 15 anni, spesso porta a casa a far visita qualche compagno di scuola, e si presenta la necessità di decidere se farli incontrare con lui o no: «Qualche volta queste cose diventano molto formali, e devi stare lì a chiedere come va la scuola, che interessi hanno. Allora Malia ha detto che non era sicura che i suoi compagni si sarebbero sentiti a loro agio». Tuttavia gli incontri sono avvenuti e Michelle ha raccontato che Malia si è invece complimentata: «Mi ha detto che te la sei cavata proprio bene». E il presidente, ridendo: «Sì, credo di essermi comportato bene. Non l’ho messa in imbarazzo!». Comunque è chiaro che fra Obama e le figlie c’è un rapporto di grande affetto e amicizia. Il presidente per esempio ha rivelato che sono le due ragazze che gli insegnano i segreti di internet: sono state loro a spiegargli il funzionamento di due app popolarissime fra i giovani, Instagram e Vine.
La lunga intervista giunge alla fine di un anno che ha però causato molti dispiaceri politici al presidente, tanto che ultimamente la sua popolarità è scesa sotto il 45 per cento. Lui stesso ha raccontato la propria frustrazione quando è andato a controllare di persona il funzionamento del sito in cui gli americani dovevano registrarsi per godere della nuova assicurazione medica, l’Obamacare: «Non ci sono riuscito. E’ stato frustrante» ha ammesso. E ha anche rivelato quanto “imbarazzante” per lui sia stato dover telefonare di persona alla cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo che era venuto alla luce che la National Security Agency ne aveva ascoltato le telefonate personali. La rivelazione di questo spionaggio telefonico fa parte della marea di segreti sulle azioni della Nsa – imbarazzanti e probabilmente illegali – resa pubblica dalla talpa Edward Snowden. Ma Obama ha assicurato che lui stesso è convinto che le azioni della Nsa non siano state corrette: «La tecnologia sta cambiando così velocemente e le informazioni sono facili da raccogliere – ha aggiunto – per questo dobbiamo assicurarci che non compiamo certe scelte solo perché è facile compierle».
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