Nord Corea, nuovi insulti: Obama è un ruffiano, presidente Seul una prostituta

Obama e Park Geun-Hye, presidente della Corea del Sud
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Domenica 27 Aprile 2014, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 17:58
Nuovi insulti da parte del regime nordcoreano nei confronti della presidente della Corea del Sud e di Barack Obama definiti rispettivamente, prostituta e «ruffiano». All'indomani della visita a Seul del presidente americano, che ha definito Pyongyang «uno stato reietto e debole», la Corea del Nord ha risposto in modo particolarmente violento, paragonando il rapporto tra Seul e Washington a quello «tra una marionetta e il burattinaio».



«Il comportamento di Park Geun-Hye con Obama - ha detto il Comitato nordcoreano per la riunificazione pacifica della Corea - è stato quello di una ragazza malvagia e immatura che chiede a dei gangster di pestare qualcuno che lei non ama più o quello di una prostituta maligna che vuole intrappolare qualcuno mettendo il suo corpo al servizio di un potente ruffiano».



L'esercito cinese ha effettuato una serie di esercitazioni militari di emergenza su vasta scala lungo il confine con la Corea del Nord. Si tratta di manovre che cadono in una fase di forti timori su un quarto test nucleare da parte di Pyongyang, ha riferito la tv pubblica nipponica Nhk riprendendo i contenuti di un servizio di quella cinese Cctv, trasmesso sabato notte. Appena venerdì, nella conferenza stampa congiunta con il presidente americano Obama, la presidente sudcoreana Park Geun-hye ha esplicitamente detto che la Corea del Nord «è pronta in tutto e per tutto a effettuare il test nucleare. Siamo sicuri che lo possono fare in ogni momento».

Il 39°mo Gruppo dell'Armata della Regione militare di Shenyang, specializzato in gestione delle crisi nella penisola coreana e nella vigilanza dei confini, ha praticato le manovre di emergenza, mentre le immagini mostravano soldati in attività di trasporto di armi e radio, e impegnati nell'installazione di dispositivi di comunicazione su veicoli di ricognizione. La Cctv non ha diffuso dettagli come data e luogo preciso, ma ha aggiunto che decine di migliaia di soldati vi hanno partecipato e che il tempo di risposta, in caso di emergenza, «è stato notevolmente migliorato» dato che le truppe erano in assetto da combattimento in poche ore dall'ordine. La Cina si ritiene stia premendo su Pyongyang, attraverso i canali diplomatici, a non effettuare un altro test nucleare che potrebbe essere condotto in una imprecisata «nuova forma», come riferito dal Nord a fine marzo. Secondo alcuni osservatori, le operazioni di addestramento militare su vasta scala potrebbero essere state decise per invitare il regime «a più miti consigli».
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