Texas, neonata strappata alla madre che la sta allattando in un centro per migranti

Texas, neonata strappata alla madre che la sta allattando in un centro per migranti
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Giovedì 14 Giugno 2018, 19:06 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 22:37
Le hanno strappato dalle braccia la figlia neonata che stava allattando. Nel sud del Texas, ground zero della crisi migratoria tra Usa e Messico, una mamma arrivata illegalmente dall'Honduras è stata fermata dalle autorità di frontiera che le hanno strappato la figlia neonata dalle braccia mentre stava allattandola al seno in un centro di detenzione.

La denuncia della donna è stata riferita alla Cnn da Natalia Cornelio, avvocatessa del Texas Civil Rights Project, che ha inserito l'episodio nelle strategie della «tolleranza zero» adottate dall'amministrazione Trump come deterrente all'immigrazione illegale, separando figli da genitori una volta attraversato il confine senza documenti. La donna, secondo la Cornelio, sarebbe stata ammanettata quando ha cercato di opporre resistenza. Il portavoce della polizia di frontiera, Dan Hetlage, ha smentito: «Non c'è alcuna sostanza nelle accuse».

Le separazioni dei figli dai genitori non sono necessariamente permanenti ma l'incidente riportato dalla Cnn si aggiunge ad altri casi emersi nelle ultime settimane. Il Washington Post ha raccontato di un papà arrivato anche lui dall'Honduras che si è ucciso in cella dopo essere stato separato dalla moglie e dal figlio di tre anni. Secondo il Boston Globe, le autorità dicono ai genitori arrestati che la separazione serve per fare il bagno ai figli che però, dopo esser stati presi in custodia, non sono più restituiti alle famiglie. La linea della tolleranza zero ha creato sconcerto anche in ambienti conservatori, inclusi alcuni potenti gruppi religiosi che hanno contribuito all'elezione di Donald Trump. Il reverendo evangelico Frankie Graham, figlio del leggendario predicatore Billy Graham, ha definito «terribile» vedere famiglie «dilaniate in questo modo».

La Convenzione dei Battisti del Sud ha fatto a sua volta appello a politiche migratorie che «preservino l'unità delle famiglie» mentre, sul fronte cattolico, il cardinale arcivescovo di Boston, Sean O' Malley, ha accusato l'amministrazione Trump di usare i bambini come «ostaggio».

Con Papa Francesco che ha esortato a proteggere i bambini migranti e le loro famiglie, O'Malley ha definito quella dell'amministrazione Trump una «logica morale sbagliata», aggiungendo che «non si può restare in silenzio davanti a una politica migratoria che distrugge le famiglie, traumatizza i genitori e terrorizza i figli».
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