Stando alle prime ricostruzioni delle forze dell'ordine uno dei protagonisti dello scontro a fuoco aveva dapprima tentato la fuga dal centro commerciale di Opry Mills (proprio di fronte alla Sala da concerto Grand Ole Opry considerato il tempio della musica country), per poi arrendersi di lì a poco. Intanto allo scattare dell'emergenza il complesso era stato posto in 'lockdown' e perquisito dagli agenti, mentre gli avventori spaventati cercavano di allontanarsi in velocità dal centro commerciale o barricandosi nei negozi - circa 200 in tutto - di Opry Mills, il 'mall' più grande e frequentato del Tennessee, con un cinema, diversi locali e anche un piccolo museo delle cere.BREAKING: Law enforcement sources say they are responding to a shooting at Nashville's Opry Mills Mall https://t.co/Gta1MjuX5j pic.twitter.com/muIxbz4mxI
— CNN (@CNN) 3 maggio 2018
MORE: #Nashville Fire Dept confirms at least one individual is in critical condition following the shooting at #OpryMills https://t.co/y6YplzUCVg https://t.co/E9RxkMVMKH
— Sputnik (@SputnikInt) 3 maggio 2018
Jayla Chapple, di 18 anni, impiegato presso il ristorante Moès Southwest Grill, ha riferito alla Associated Press che si trovava in una riunione quando due persone hanno fatto ingresso nel retro del locale per segnalare la sparatoria e a quel punto diversi membri dello staff si sono riversati all'esterno. «Non ho avuto tempo di riflettere granché, a parte uscire da lì».
Solo il 22 aprile scorso Nashville fu teatro di un'altra sparatoria in cui morirono quattro persone e altre quattro rimasero ferite, due delle quali in modo grave. Un bilancio che poteva essere ancora peggiore se James Shaw, un giovane afroamericano, non avesse trovato il coraggio di agguantare il fucile Ak-15 che il killer, Travis Reinking, 29 anni, teneva in mano, e disarmarlo.
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