Musulmano geloso muore accoltellato: sotto processo la fidanzata che vestiva all'occidentale

Musulmano geloso muore accoltellato: sotto processo la fidanzata che vestiva all'occidentale
di Federica Macagnone
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Martedì 3 Febbraio 2015, 19:14 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 17:12
Un giallo che non sarà facile risolvere. Per ora l'unica cosa certa è che Sarah Willis, una 19enne che lavora in uno studio legale, è sotto processo per omicidio per aver pugnalato e ucciso il suo fidanzato musulmano, con il quale era in procinto di sposarsi, al culmine di una lite notturna furibonda riguardante gli abiti attillati e le gonne corte all'occidentale che lei indossava.

Bilal Saddique, 29 anni, un musulmano rigorosamente osservante, descritto da Sarah come ossessivamente geloso, oppressivo nel volerla controllare e spesso offensivo, come quando la chiamava "cagna" e "puttana", è morto il 18 agosto scorso per una pugnalata che gli ha quasi completamente reciso l'arteria femorale della coscia.



Resta da chiarire chi abbia sferrato la coltellata: l'accusa sostiene che sia stata la ragazza, esasperata dalla lite; Sarah rigetta ogni addebito dicendo che è stato lo stesso Bilal a pugnalarsi da solo per la rabbia vedendola raccattare le proprie cose per andarsene dalla casa in cui vivevano insieme a Blackburn, nel Lancashire.



Bilal, negli ultimi tempi, nutriva molti sospetti per l'amicizia di Sarah con un collega di lavoro con il quale era stata fotografata in ufficio durante la festa di Natale del 2013. Sospetti che sono cresciuti quando trovò un loro scambio di messaggi sull'account Facebook della ragazza.



Il 18 agosto Bilal andò a prendere la ragazza al lavoro solo per vedere quell'uomo mentre andava via in auto, e a quel punto cominciò la lite tra lui e Sarah. Arrivati a casa, lei cominciò a prendere le sue cose per andarsene via da casa, facendo infuriare Bilal che la tirò per i capelli tentando di trascinarla giù per le scale. Sarah riuscì a divincolarsi, tornò a prendere i suoi oggetti in cucina, tra cui un set di coltelli. Lei racconta che il fidanzato, a quel punto, cominciò a provocarla, raccontandole di essere stato a letto con un'altra donna in diverse occasioni, l'ultima delle quali la settimana precedente. Poi prese a sfidarla dicendole: «Vieni a colpirmi, puttana, pugnalami se mi odi». Poi le afferrò la mano in cui lei teneva un coltello e si pugnalò alla coscia.



Sarah telefonò urlando al 999 e, quando i medici arrivarono, fu trovata angosciata e in stato confusionale, con i vestiti e le mani sporchi di sangue: «Aiutatemi - disse - il mio ragazzo sta sanguinando a morte: abbiamo avuto una discussione e lui è rimasto accoltellato». Quando è stata arrestata ha detto alla polizia: «Abbiamo avuto una discussione, abbiamo lottato un po': io ho afferrato un coltello, lui me lo ha sfilato e si è pugnalato. Non posso credere che sia successo, tutto per una stupidissima discussione. Se succede qualcosa a lui mi uccido». Ma quel che doveva succedere è successo: un'ora dopo Bilal è morto al Royal Hospital Blackburn per le ferite riportate.



Francis McIntee, dell'accusa, dice: «Noi non sosteniamo che Sarah avesse intenzione di uccidere Bilal: le prove mostrano che l'accoltellamento è avvenuto nella concitazione del momento. Però si è certamente scagliata contro di lui con un coltello per ferirlo è glielo ha affondato in profondità nella coscia in un atto di rabbia».



Lei si era convertita alla religione islamica quando era una studentessa ed era chiaramente entusiasta di rispettare le norme musulmane relative all'abbigliamento scegliendo autonomamente di non mostrare le braccia o le gambe. Restavano comunque delle difficoltà per quanto riguarda le differenze culturali, tanto che né Sarah né Bilal erano stati presentati alla famiglia del loro partner.

Sarah raccontava ai colleghi che il suo fidanzato le comprava spesso regali costosi, ma si lamentava della sua eccessiva gelosia e del fatto di sentirsi troppo controllata.



Una sua amica ha descritto Sarah come una donna dalla doppia personalità, a volte forte ed esuberante, altre volte introversa. «Lui voleva che lei si coprisse perché non voleva che gli uomini la guardassero - dice - E lei indossava abiti occidentali, ma sempre coprendo le braccia e le gambe. Mi raccontò che non era mai stata presentata alla madre di Bilal perché era troppo conservatrice e non l'avrebbe accettata. Lui, comunque, anche se non voleva abiti stretti e gonne corte, aveva intenzione di sposarla».



Una ex fidanzata di Bilal, che ha raccontato in tribunale come durante il loro rapporto lui non si sia mai dimostrato aggressivo, ha confermato l'intenzione del ragazzo di voler sposare Sarah nonostante le frequentissime discussioni che costellavano il fidanzamento.