Il commando, composto da due miliziani, entrambi uccisi, dopo aver provocato l'esplosione ha ingaggiato uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza, durante il quale una ventina di persone sono riuscite a mettersi in salvo.
Almeno dieci le vittime: sei civili, due membri delle forze di sicurezza e due miliziani. Altre due persone sono rimaste ferite. I militari hanno detto che, oltre ad aver ucciso i due attentatori, hanno arrestato un terzo uomo, dopo un'operazione durata sei ore nel corso della notte. Nei primissimi momenti era sembrato potesse trattarsi di un attacco contro la sede diplomatica turca. Ma fonti di polizia, citate dall'Associated Press, affermano che chi guidava l'autobomba l'ha fatta esplodere prematuramente in quel punto solo perché era stato fermato dalle forze di sicurezza. L'attentato è stato rivendicato dai terroristi islamici Shabaab: «Abbiamo attaccato il ristorante Banadir Beach e i nostri combattenti sono ora all'interno» aveva detto un portavoce dei terroristi Shabaab, citato da Al Jazeera, subito dopo l'assalto.
Al Shabaab, cacciata militarmente da Mogadiscio nel 2011, sta attuando un pressing costante nella capitale, con uno stillicidio di attentati, nel tentativo di far cadere il governo, sostenuto dalla comunità internazionale. La notte del 21 gennaio scorso i suoi miliziani attaccarono due ristoranti sul lungomare, il Lido Seafood e il Beach View, frequentati anche da operatori e militari stranieri, uccidendo 20 persone e ferendone 17. Anche in quel caso il commando entrò in azione dopo l'esplosione di un'autobomba.
© RIPRODUZIONE RISERVATA