Usa, la missione di un tifoso: disperdere le ceneri dell'amico nei bagni degli stadi

Usa, la missione di un tifoso: disperdere le ceneri dell'amico nei bagni degli stadi
di Anna Guaita
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Mercoledì 3 Maggio 2017, 22:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 10:17
NEW YORK – Chi sceglie la cremazione, chiede in genere che le proprie ceneri vengano disperse nei luoghi più esotici o sentimentalmente importanti: sulle onde del mare, sulla vetta di una montagna, sotto le fronde di un albero. Difficile immaginare che qualcuno possa desiderare che le proprie ceneri vengano disperse nelle acque di un gabinetto.

Eppure questa è la storia di un idraulico - un “maestro dell’idraulica” a sentire gli amici - le cui ceneri sono invece state disperse, poco per volta, nell’arco di nove anni, nei gabinetti di sedici diversi stadi di baseball negli Stati Uniti.

Roy Riegel era un appassionato tifoso dei Mets, e sin da ragazzino, insieme al compagno e amico carissimo Tom McDonald, aveva seguito la squadra newyorchese con religiosa costanza. Tom ricorda ancora – e ha immortalato le memorie in una collezione di poesie – quei giorni giovanili, quando insieme lui e Roy prendevano la metro per andare allo Shea Stadium a vedere i loro beniamini. Ricorda la gioia e l’emozione del campionato del 1973, quando arrivarono in finale, così come la malinconia negli anni delle sconfitte.

«Ma per lo meno – ha raccontato ai giornalisti – Roy non ha dovuto assistere all’abbattimento del nostro stadio, lo Shea». Per un caso del destino, l’8 aprile 2008, il giorno che inaugurava l’ultima stagione che i Mets avrebbero giocato nel loro stadio storico di Queens, Roy non si svegliò. Se ne andò nel sonno.

Da allora, per Tom è cominciata una missione: portare le ceneri dell’amico di una vita in tutti gli stadi dove giocano i Mets. Le ha disperse in Arizona e nel Missouri, nel Michigan e in Canada, in Ohio e in Pennsylvania. E di ogni “cerimonia” tiene un diario, che condivide con gli altri amici.

Tutto ciò sarebbe nella norma, se non fosse che ogni cerimonia di “dispersione” avviene nei gabinetti degli stadi. Tom spiega: «La cerimonia avviene rigorosamente mentre una partita è in corso. Tiro lo sciacquone in modo che l’acqua sia pulita, e ci metto un pizzico delle ceneri di Roy, poi tiro di nuovo lo sciacquone, e i resti di Roy cominciano il loro viaggio nelle tubature degli stadi. Non è un caso che fosse uno straordinario idraulico».

Per tutti questi anni Tom ha tenuto le ceneri dell’amico in un barattolo, e per ogni “cerimonia” ne ha prelevato un pizzico, nascondendolo dentro un flaconcino di un noto antinevralgico, totalmente ricoperto da biglietti di stadi di baseball.

Oramai siamo alla fine di questa lunga missione. A Tom resta solo un pizzico delle ceneri di Roy. E questo intende portarlo nello stadio della Carolina del nord dove fu girato nel 1988 il famoso film “Bull Durham”. Questo sarà l’ultimo tributo al vecchio amico.

E per chi dubitasse che la scelta dei gabinetti sia appropriata, il fratello di Roy rassicura: “Sono certo che approverebbe. Roy era proprio così, contro le regole”. E Tom insiste: “In questo momento Roy sta ridendo a crepapelle”.
                                          
 
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