Migranti, è scontro Ungheria-Italia. Orban: Renzi è nervoso ha problemi con i conti. Il premier: pronti al veto

Migranti, è scontro Ungheria-Italia. Orban: Renzi è nervoso ha problemi con i conti. Il premier: pronti al veto
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Venerdì 28 Ottobre 2016, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 16:49

E' scontro tra il premier ungherese Viktor Orban e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Parlando alla radio dopo la polemica di ieri tra Roma e Budapest, Orban ha definito intollerabile considerare l'Ungheria «paese non-solidale» sulla questione dei migranti perché l'Ungheria spende «molto per la difesa dei confini» esterni dell'Ue. Lo riferisce l'agenzia ungherese «Mti». «L'Ungheria - dice Orban - è solidale con gli altri perché, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei paesi oltre i suoi confini».

«La politica interna italiana è un terreno difficile. L'Italia ha difficoltà di bilancio con un deficit che aumenta, mentre stanno arrivando in massa i migranti, con spese ingenti. Renzi ha tutte le ragioni di essere nervoso», sostiene ancora il premier ungherese dopo lo scontro di ieri sui migranti. «La compassione - aggiunge - non cambia il fatto che l'Italia ha il dovere di adempire agli obblighi» di Schengen, «ma non lo fa», «è anche vero che l'Ue non dà una mano in modo sufficiente all'Italia».

«Il presidente Orban ha una visione dell'Italia non puntuale. In altri termini non è vero che il deficit aumenta, non è vero che l'Italia è in difficoltà o che c'è nervosismo», replica a Radio Radicale Renzi sottolineando che «o l'Europa, e questo vale anche per l'Ungheria, prende atto dei documenti che la stessa Europa ha firmato e si fa carico migranti, o c'è una bella novità: l'Italia metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli pari oneri e onori».

«L'Italia ogni anno dà 20 miliardi all'Europa e ne recupera 12. Oggi c'è una bella novità: il presidente del Consiglio italiano, poiché comincia la discussione sul bilancio, metterà il veto su qualsiasi bilancio che non contempli gli stessi oneri e gli stessi onori», continua il premier. «Evidentemente - aggiunge - abbiamo colto nel segno» ma «deve essere chiaro che l'Italia non è più salvadanaio da cui andare a prendere soldi. Il tempo in cui l'Italia faceva il salvadanaio è finito». 

«Orban ha sottolineato che l'Ungheria, finora, ha speso 150 miliardi» di fiorini (quasi 500 milioni di euro) «per la difesa dei confini con la costruzione della barriera e i pattugliamenti permanenti». «Proprio per questo - afferma il premier - non tolleriamo che l'Ungheria sia considerata un paese non solidale. È un opinione unfair, non giusta. L'Ungheria, per l'appunto, è solidale con gli altri perchè, spendendo molto per la difesa dei confini, sta difendendo la sicurezza anche dei paesi oltre i nostri confini».

Ieri il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, aveva accusato l'Italia di non rispettare le regole sui migranti innescando una serie di reazioni tra cui quella del capo della Farnesina, Paolo Gentiloni, che ha invitato Budapest a non dare 'lezionì a Roma'. L'attacco di Budapest è arrivato dopo che Renzi aveva annunciato che l'Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio europeo se paesi come l'Ungheria e la Slovacchia non accoglieranno i migranti come previsto dagli accordi Ue.



 

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