New Orleans, milionario pluriomicida arrestato grazie a confessione "rubata" in tv: «Li ho uccisi tutti»

Robert Durst
di Federica Macagnone
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Lunedì 16 Marzo 2015, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 13:54
Per anni nelle aule di tribunale aveva professato la sua innocenza. Adesso a incastrare Robert Durst, 71 anni, erede di una dinastia immobiliare di New York, è stata una involontaria confessione in tv.



L’uomo, ricercato in tre stati e sospettato di tre misteriosi omicidi tra il 1982 e il 2003, è finito in manette in un hotel di New Orleans dove era registrato sotto falso nome poco prima che in televisione andasse in onda sul canale HBO l'ultima puntata della miniserie dedicata alla sua vita, “The Jinx, The Life and Deaths of Robert Durst”, diretta da Andrew Jarecki. Dal documentario in sei puntate emergono alcune informazioni sulle morti di tre persone vicine a Durst: la moglie, un'amica e un vicino di casa.



Il mandato di cattura, emesso a Los Angeles, parla di "nuove prove" sul suo coinvolgimento nell'omicidio, nel 2000, della giornalista Susan Berman, sua grande amica, che potrebbe essere stata uccisa da Durst prima che riferisse agli investigatori ciò che sapeva della scomparsa (avvenuta nel gennaio 1982) della moglie dell'uomo, Kathleen McCormack, un caso rimasto ancora irrisolto e per cui il milionario è stato a lungo l'unico sospettato.



Nel 2001 Durst confessò l'omicidio del vicino di casa, Morris Black, il cui cadavere fatto a pezzi fu trovato nella baia di Galveston, in Texas: in quel caso il milionario fu assolto grazie alla linea difensiva scelta dal suo avvocato che reclamò la legittima difesa.



Ma questa volta dovrà spiegare il significato di quelle poche parole, bisbigliate in bagno in un fuori onda a microfono aperto. «Che diavolo ho fatto? Li ho uccisi tutti», ha mormorato Durst pensando di parlare da solo mentre le sue parole erano invece registrate. Il suo avvocato si è affrettato a dire a Fox News che quelle frasi «non volevano dire niente» ma Durst è stato arrestato per evitare il pericolo di fuga. «Finalmente dovrà rispondere per quel che ha fatto» ha commentato il fratello Douglas dopo l'arresto del milionario.