Ottantenne scopre di avere un figlio dopo aver trovato la lettera nascosta dalla defunta moglie 50 anni prima

Ottantenne scopre di avere un figlio dopo aver trovato la lettera nascosta dalla defunta moglie 50 anni prima
di Anna Guaita
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Mercoledì 21 Gennaio 2015, 21:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 19:27
NEW YORK – Scoprirsi papà a 81 anni. Scoprire che tua moglie ti ha nascosto per oltre 50 anni il fatto che un’altra donna ti aveva cercato per informarti che avevi avuto un bambino.

Per Tony Trapani, di Grand Rapids, nel Michigan, queste ultime settimane sono state un’altalena di emozioni. Da un lato c’è la commozione di abbracciare un figlio dopo aver sperato per tutta la vita di poterne avere uno e aver sempre creduto che fosse “un sogno impossibile”. Ma d’altro canto c’è anche l’amarezza di rendersi conto che la donna che ti è stata accanto per tanto tempo ti aveva mentito e ti aveva nascosto un fatto di tale immensa importanza: «Perché l’ha fatto, perché? Non posso capirla» si è sfogato Tony in un’intervista televisiva.



Tony ha appreso dell’esistenza di Samuel tre anni dopo che la moglie Gertrude era deceduta. Mettendo in ordine la sua scrivania, aveva trovato una lettera ingiallita, risalente al 1959, nascosta con del nastro adesivo nel retro di un cassetto Era una lettera indirizzata a lui, una lunga missiva commovente in cui la mamma di Samuel diceva: «Caro Tony, sarai sorpreso di ricevere mie notizie dopo tutti questi anni. Ma ti pensavo stanotte, come ti penso tante notti. E ho deciso di scriverti per sapere come stai. Tony caro non arrabbiarti, non essere troppo sorpreso. Ho un bambino di cinque anni. Ha gli occhi grigi e dei bellissimi capelli neri. Quel che sto tentando di dirti Tony, è che è tuo figlio».



La scoperta di questa lettera avveniva quasi un anno fa. Tony ricordava bene Shirley Childress, con cui aveva avuto una relazione prima di sposarsi. Nella lettera, la donna continuava: «Se riesci a perdonarmi per non avertelo detto prima, ti prego di venirci a trovare. Samuel mi chiede sempre chi sia suo padre e io a questo punto non so più cosa rispondergli».



La grande tristezza di questa storia è che dopo aver inviato la lettera, e aver aspettato settimane e poi mesi senza ricevere risposta, Shirley si era convinta che Tony non l’avesse perdonata e non volesse saperne nulla di suo figlio. E lo disse a Samuel.

Eppure il bambino crebbe e non si arrese: «Almeno dimmi com’è mio padre» continuava a chiedere alla mamma. E lei gli rispondeva: «Guardati allo specchio, era preciso a come sei tu».



Dopo essersi a sua volta sposato, Samuel si è messo a cercare il padre. Ha cercato invano per oltre 20 anni. Ma solo dopo che Tony ha trovato la lettera, e ha cominciato anche lui, con l’aiuto della sorella Arlene, a cercare il figlio, i due uomini si sono potuti finalmente trovare, grazie a Facebook.



Samuel, che ha 61 anni, è sposato da 23 anni, e ha tre figli. Adesso che ha abbracciato il padre, ha deciso di lasciare la Pennsylvania e trasferirsi con tutta la famiglia nel Michigan: «Abbiamo perso tanti anni, non abbiamo memorie, ricordi della nostra vita, dobbiamo costruirceli prima che sia troppo tardi» ha detto.