Orrore in Messico: trovata fossa comune con decine di corpi dove sono scomparsi 43 studenti

Orrore in Messico: trovata fossa comune con decine di corpi dove sono scomparsi 43 studenti
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Lunedì 6 Ottobre 2014, 00:04 - Ultimo aggiornamento: 21:33

Orrore in Messico: una fosse comune è stata trovata alla periferia di Iguala, la città dello stato meridionale di Guerrero dove una settimana fa sono spariti 43 studenti dopo essere stati attaccati da agenti delle polizia municipale di Iguala, nello stato di Guerrero, spalleggiati da uomini armati.

La polizia sta recuperando i cadaveri per identificarli ma per il momento non conferma che possano essere quelli degli studenti.

Sul luogo sono al lavoro decine fra poliziotti e militari che avrebbero individuato finora sei sepolture collettive contigue, esumando finora i resti di almeno ventuno persone.

Venerdì scorso un gruppo di studenti, in maggioranza indigeni della della Scuola magistrale "Raul Isidro Burgos" di Ayotzinapa, era giunto a Iguala per commemorare il 46esimo anniversario del massacro di Tlatelolco del 2 ottobre 1968, quando oltre 300 studenti vennero uccisi dai reparti speciali dell'esercito e della polizia a pochi giorni dalla cerimonia d'inaugurazione delle Olimpiadi di Città del Messico.

Gli studenti hanno raccontato che alcuni uomini armati, spalleggiati da una ventina di agenti della polizia municipale, li hanno affrontati sostenendo che avevano rubato i veicoli su cui viaggiavano.

In pochi minuti, la discussione è degenerata e gli agenti hanno aperto il fuoco contro di loro, che si sono messi a correre terrorizzati per le vie della città.

Alcune ore più tardi, un commando armato ha aperto di nuovo il fuoco contro un gruppetto di studenti che si erano fermati a raccontare l'episodio ad alcuni giornalisti locali. Mentre un altro gruppo armato ha sparato con fucili mitragliatori contro un pullman su cui viaggiava una squadra di calcio di terza divisione: Los Avispones di Chilpancingo.

Il bilancio finale degli assalti è stato di sei morti accertati: due studenti, due giovani calciatori, un tassista passato per caso sulla linea di fuoco e la sua passeggera. Altre 25 persone sono rimaste ferite e 58 studenti sono scomparsi, secondo quanto hanno denunciato i loro compagni di Ayotzinapa. Di questi, alcuni stati ritrovati sani e salvi qualche ora dopo, ma la sorte di altri 43 rimane un mistero.

Il governo federale ha inviato l'esercito ed ha autorizzato l'uso degli elicotteri, soldati e polizia dello Stato si sono uniti nelle ricerche, che si sono estese anche agli ospedali e agli obitori. Per il procuratore generale di Guerrero, la fossa comune potrebbe essere legata alla scomparsa degli studenti ma sarebbe da «irresponsabili» dare ora per certo che i corpi siano i loro.

La polizia federale sta eseguendo i lavori di scavo e l'Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha inviato sul posto proprio personale da Città del Messico. Il procuratore dello stato meridionale di Guerrero, Inaki Blanco, ha detto che la fossa si trova in una zona remota conosciuta come La Parota.

La polizia federale ha già arrestato 22 agenti della polizia municipale di Iguala - località ad elevata densità criminale segnata da contiguità con i narcos - ed ha emesso un mandato di cattura per il sindaco, Josè Luis Abarca, tuttora latitante. E centinaia di studenti hanno manifestato oggi a Chilpancingo, capitale dello stato di Guerrero, per chiedere che sia fatta giustizia.

Lo stato di Guerrero ha una lunga storia di violenza politica e mafiosa, che in diverse occasioni ha visto tra le vittime anche insegnanti e studenti, ed è teatro di sanguinose lotte tra i cartelli criminali dei narcos di Sinaloa, della Famiglia Michoacana e dei Beltran Leyva per il controllo delle coltivazioni di papavero da oppio e di marijuana.

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