Italiani scomparsi in Messico, «per gli inquirenti sono vivi»

Le foto degli scomparsi rilanciate della trasmissione Chi l'ha visto
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Domenica 25 Febbraio 2018, 00:43 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 21:32

«Per le autorità messicane i nostri connazionali sono vivi e l'attività investigativa si sta muovendo in questa direzione». Lo ha detto l'avvocato Claudio Falleti che oggi, a Roma, ha preso parte a un incontro alla Farnesina con alcuni familiari dei tre napoletani scomparsi dallo scorso 31 gennaio. Una riunione indetta per fare il punto sulla missione della scorsa settimana in centro America della delegazione italiana, guidata dal sottosegretario agli Esteri Enzo Amendola.

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«La missione - ha riferito l'avvocato delle famiglie degli scomparsi, Russo e Cimmino - si è svolta su tre livelli: politico, giudiziario e investigativo. Amendola ha prima incontrato il suo omologo messicano, poi ha avuto contatti con la procura di Guadalajara e con il vice governatore dello stato di Jalisco. Noi - ha detto ancora l'avvocato Falleti - dopo oltre 60 giorni di buio, chiediamo al nostro ministero dell'Interno che si attivi per ottenere l'invio di investigatori italiani sul posto». «Il sottosegretario ha portato un messaggio forte in Messico: 'Ci teniamo ai nostri connazionali e bisogna agire celermente', ma i risultati continuano a tardare e l'angoscia cresce», ha detto ancora l'avvocato Falleti.

Alla Farnesina, insieme con l'avvocato Falleti, si sono recati Francesco Russo, figlio di Raffaele Russo - di cui non si hanno più notizie dal 31 gennaio, insieme con il figlio Antonio e con il nipote Vincenzo Cimmino - Fortuna Russo, sorella di Raffaele, Vanessa Spagnuolo e Giovanni Cimmino, rispettivamente la moglie e il padre di Vincenzo Cimmino. Ha rinunciato ad andarci, invece, la moglie di Raffaele, Silvana Esposito.

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