Operazione trasparenza da McDonald's: sui social tutte le domande che non avete mai osato fare

Operazione trasparenza da McDonald's: sui social tutte le domande che non avete mai osato fare
di Federica Macagnone
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Martedì 14 Ottobre 2014, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 20:57

Operazione trasparenza da McDonald's. L'azienda di fast food, sempre al centro di polemiche per la realizzazione dei suoi piatti, si sta lanciando in una campagna a dir poco azzardata per riuscire a porre fine alle voci e alle leggende metropolitane che aleggiano da sempre sulle sue cucine.

Da anni la società ha un serio problema di immagine legato alla produzione di massa, alle fabbriche e al trattamento del bestiame. Proprio per questo ha deciso di lasciare aperta la porta dell'azienda al pubblico attraverso l'operazione “Our food, your answer”, ovvero il nostro cibo, le vostre domande: i consumatori, attraverso i social network, sono chiamati a porre quesiti di qualsiasi natura all'azienda che risponderà “in maniera trasparente”.

Ovviamente non sono tardate ad arrivare le domande al vetriolo alla società con 35mila sedi nel mondo e 28milioni di persone servite ogni giorno solo negli States.

Alcuni quesiti riguardano la presenza di vermi nella carne (totalmente smentita da Mc) e il suo stato di conservazione. «I nostri hamburger non ammuffiscono perché il cibo è disidratato ed è tenuto in ambienti privi di umidità» ha risposto l'azienda.

La società ha respinto su Twitter le insinuazioni riguardo l'utilizzo di carne umana e ha negato l'uso della cosiddetta “melma rosa” nelle sue pepite di pollo: «I nostri McNuggets non la contengono. C'è una foto che circola sul web in cui si fa riferimento a questa sostanza in una delle nostre fabbriche. Sfatiamo un mito, non sappiamo da dove proviene, ma non è nel nostro cibo» è stata la risposta.

E se di operazione “sincerità” si tratta, McDonald's ha ammesso di utilizzare una piccola quantità di un agente anti-schiuma, il dimetilpolisilossano, nell'olio usato per cucinare il pollo e viene confermato l'uso dell'Azodicarbonamide, utilizzato ad esempio per la fabbricazione delle stuoie per lo yoga, nelle focacce e nei panini. «Ci sono svariati utilizzi di questo agente chimico. Alcuni hanno insinuato che il nostro cibo contiene gomma o plastica, o che l'ingrediente è a rischio. Non è così. Pensate al sale: quello utilizzato nel vostro cibo a casa è una variante di quello si usa per tutt'altri scopi». Sulla questione degli ormoni McDonald's confessa: «La maggior parte dei bovini dai quali otteniamo il nostro manzo sono trattati con ormoni, una pratica comune tra gli allevatori negli Stati Uniti per incrementare la crescita dell'animale».

In concomitanza con il lancio dell'iniziativa una troupe di Good Morning America è stata invitata nella fabbrica di Fresno, in California, per dimostrare che, sfatando ogni mito, gli hamburger sono realizzati al 100 per cento di puro manzo. «Stiamo iniziando un percorso e vogliamo lasciare che i nostri clienti ci pongano più domande possibili per fare chiarezza» ha detto Rickette Collins, direttore dei sistemi di qualità.

E mentre miti e leggende si rincorrono e smentite e conferme continuano ad arrivare dall'azienda, una valanga di quesiti si sta accumulando sul web. Una scelta difficile, ma quasi obbligata, quella di McDonald's che deve adeguarsi alle esigenze di un consumatore sempre più consapevole, dai gusti mutevoli e a una concorrenza galoppante: nello scorso trimestre la società ha perso l'1,5% e deve ora affrontare, ad esempio, avversari come Chipotle che hanno dirottato le loro scelte su alternative più salutari. Forse un giorno il fast food non sarà più associato allo junk food, il cibo spazzatura. Forse. Per adesso accontentiamoci di sapere cosa mangiamo.