Marò, ambasciatore italiano: buoni presupposti per il rientro di Girone

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
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Martedì 29 Marzo 2016, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 10:01

«L'Italia è convinta che vi siano i presupposti, sia giuridici che umanitari, affinchè il Tribunale arbitrale possa considerare positivamente la possibilità di far rientrare il Fuciliere di Marina, Salvatore Girone, cui va il nostro pensiero affettuoso, in attesa della decisione dello stesso Tribunale sulla giurisdizione del caso». Ne è convinto l'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano davanti al Tribunale arbitrale internazionale dell'Aja, alla vigilia dell'udienza sulla richiesta di far rientrare in Italia Girone, uno due fucilieri di marina italiani imbarcati sulla petroliera italiana Enrica Lexie come nuclei militari di protezione, e accusati di aver ucciso Valentine e Ajeesh Pink - due pescatori imbarcati su un peschereccio indiano - il 15 febbraio 2012 al largo della costa del Kerala.
 



Il Collegio di Difesa italiano è in riunione permanente all'Aja dal giorno di Pasqua per preparare al meglio gli interventi
davanti ai giudici. La squadra è la stessa che lo scorso agosto difese le posizioni dell'Italia davanti al Tribunale sul diritto del mare di Amburgo (Itlos), composta da esperti e avvocati di fama internazionale, italiani e di altre nazionalità, tra cui Sir Daniel Bethlehem, ex capo del servizio giuridico del Foreign Office britannico, il suo predecessore Sir Michael Wood, e ancora, tra gli altri, Guglielmo Verdirame, Paolo Busco e Ida Caracciolo.

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