Caso Marò, pacchetto con proiettile recapitato all'ambasciata indiana a Roma

Caso Marò, pacchetto con proiettile recapitato all'ambasciata indiana a Roma
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Giovedì 20 Febbraio 2014, 18:39 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:26

Un pacchetto con un proiettile stata recapitato all'ambasciata dell'India a Roma.

Lo rivela la tv indiana Times Now.

Intanto tre pescatori indiani feriti nel Golfo arabo nel 2012 dopo essere stati scambiati per terroristi da una nave militare americana hanno presentato in questi giorni un'azione legale contro il Pentagono per chiedere i risarcimenti. Lo riferiscono i media indiani. L'incidente, avvenuto al largo di Dubai e che era costato la vita ad un pescatore dello stato meridionale del Tamil Nadu, era stato causato dalla nave cisterna USNS Rappahannock. Secondo il team di sicurezza statunitense a bordo, il peschereccio indiano avrebbe ignorato gli avvertimenti e si stava dirigendo ad alta velocità verso il vascello militare. L'avvocato dei tre uomini sopravvissuti ha detto che solo uno, Muthu Kannan, è riuscito a tornare al lavoro dopo diverse operazioni chirurgiche, mentre gli altri due sono rimasti inabili e sono disoccupati. Un processo per omicidio è in corso negli Emirati, che sono stati riconosciuti territorialmente competenti a giudicare l'omicidio. La prossima udienza è stata fissata per il 19 marzo. Le autorità locali avevano annunciato fin da subito un'indagine sul tragico incidente avvenuto nel porto di Jebel Ali, il più grande del Medio Oriente, usato spesso dalla Marina militare Usa, ma frequentato anche da pescherecci locali. Subito dopo l'incidente, i governi dell'India e degli Usa avevano avviato contatti diplomatici ai massimi livelli per chiarire l'accaduto. La notizia aveva anche sollevato l'attenzione della leader del Tamil Nadu, Jayalalithaa, che aveva chiesto un «adeguato indennizzo» per le famiglie, citando il caso dei due marò italiani all'epoca detenuti in Kerala.

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