Marò, la Corte Suprema indiana: Latorre può restare in Italia fino a fine arbitrato

Latorre
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Mercoledì 28 Settembre 2016, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 13:26
Il fuciliere Massimiliano Latorre resterà in Italia fino alla fine dell'arbitrato internazionale all'Aja, sostanzialmente con le stesse condizioni già disposte per l'altro marò Salvatore Girone. Lo ha deciso oggi la Corte suprema di New Delhi.

La Farnesina - si legge in una nota - accoglie con soddisfazione la decisione odierna della Corte Suprema indiana che ha esteso a Latorre, come richiesto dall'Italia, il diritto a restare in patria fino alla conclusione del procedimento arbitrale. Si tratta di un passaggio importante che riconosce l'impegno intrapreso dal governo italiano con il ricorso all'arbitrato internazionale per fare valere le ragioni dei nostri due Fucilieri di Marina.

L'India - si legge nella nota del ministero - ha così applicato anche a Latorre la decisione resa il 29 aprile scorso dal Tribunale arbitrale istituito a L'Aja, che si era espresso in tale senso con riferimento al Fuciliere di Marina Salvatore Girone. Si tratta di un passaggio importante che riconosce l'impegno intrapreso dal Governo italiano con il ricorso all'arbitrato internazionale per fare valere le ragioni dei nostri due Fucilieri di Marina. Con identico impegno l'Italia affronterà i prossimi passaggi del procedimento arbitrale, che entra ora nel merito del caso della Enrica Lexie.

In questi due anni non facili, questo è il secondo favorevole obiettivo raggiunto dopo il rientro in Italia del mio collega Girone. Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta il signor presidente della Repubblica per l'onore e la gioia che mi ha concesso nell'incontrarmi, oltre che tutti gli italiani, le associazioni d'Arma e gli amici dei social network che non mi hanno mai abbandonato, e che resteranno nel mio cuore per il resto della vita», ha detto all'Ansa Latorre. Il fuciliere della Marina ha aggiunto di aver «appreso questa mattina dell'ottimo risultato raggiunto, frutto di un lavoro assiduo e costante da parte de nostro governo di concerto con il team legale, direttamente dal ministro Pinotti che non ha mai mancato l'occasione per farmi sentire la sua presenza anche nei momenti meno felici». ​

«Momentaneamente si spezza questo circolo vizioso che vedeva ogni tanto la nostra vita messa in discussione.
Ora avremo più tempo per recuperare una vita normale. Massimiliano è contento, anche per lui si prospetta un periodo più tranquillo», ha commentato la compagna del fuciliere, Paola Moschetti.
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