Maradona, l'ultima accusa a Dalma e Gianinna: «Ho due figlie ladre»

Maradona, l'ultima accusa a Dalma e Gianinna: «Ho due figlie ladre»
di Pino Taormina
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 08:03

Prendersi gioco di quasi tutta la nazionale inglese, saltare uno dopo l'altro Peter Beardsley, Peter Reid, con il solo Terry Butcher che andò realmente a un passo dall'agguantarlo, un attimo prima che il terzo Peter (Shilton) finisse a gambe all'aria? Uno scherzo per Diego Armando Maradona rispetto a provare a liberarsi di familiari scrocconi, fidanzate finto innamorate, medici apprendisti, avvocati improvvisati e tutto il mondo che sembra essere uscito fuori dalla penna di Collodi. Un dribbling impossibile pure per il Diez, per la Mano di Dios, per il più grande calciatore di tutti. Intanto, ieri Dalma e Giannina, le figlie avute con Claudia, avrebbero nuovamente citato in giudizio l'avvocato Morla per calunnia e minacce. Ma è una baraonda. Forse la ripicca dopo che nel programma argentino Intruders hanno fatto ascoltare un audio che dimostrerebbe l'astio tra Diego e le due ragazze. Tutto nasce dal mancato invito al matrimonio di Dalma delle zie, sorelle di Diego. «Io non vado a nessun matrimonio Mati (dice Diego parlando al telefono con l'avvocato Morla che lo registrava, ndr) e non lascerò alcuna eredità alle mie figlie, sono ladre. Darò tutto in beneficenza. Si devono vergognare: le mie sorelle le hanno fatto da mangiare 25 miliardi di volte quando erano piccole, facevano torte fritte alle due del mattino, non se lo meritano». D'altronde, era dal 2016, quando era a Dubai, che aveva cambiato il testamento del 2012, dove le principali beneficiarie erano proprio le figlie nate dal matrimonio con la Villafane. 

All'interno di un magazzino nella città argentina di Beccar sono custoditi alcuni dei tesori di Diego Maradona.

Oggetti e beni appartenuti al Pelusa e dal valore incalcolabile. Di più ora, una volta che è morto. Regali di diverse personalità di cui il suo avvocato, Matias Morla, ha ora fatto un inventario. Includono: una lettera scritta e firmata da Fidel Castro, una chitarra di Andres Calamaro, un pallone di platino, le magliette che Maradona ha usato nei momenti emblematici della sua vita: i completi con cui ha partecipato a diverse cerimonie di premiazione, il pigiama animalier' con cui ha festeggiato il suo compleanno nel 2016, un blazer con la sua silhouette sulla schiena e il numero 10 e persino una maglietta con la foto di lui e del nipote Benjamin (il figlio di Aguero). Molti altri sono nella casa che Diego aveva a Campos de Roca. Inoltre ha lasciato alcune vetture come una Rolls Royce Ghost del valore di 300.000 euro e una BMW i8 di circa 145.000 euro. 

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Il procuratore generale di San Isidro, John Broyad, che coordina un pool di magistrati, sta valutando i risultati delle perizie inviate dai consulenti nei giorni scorsi. Al momento unico indagato è il medico personale, Luque. Ma in ogni momento è atteso il colpo di scena. Intanto il gruppo di maggioranza al Senato dell'Argentina ha proposto che vengano stampate banconote di corso legale da 1000 pesos (circa 110 euro al cambio ufficiale) con l'effige di Diego Armando Maradona. Angelo Pisani, l'avvocato napoletano di Maradona torna all'assalto. «Attendo di capire come procedere, ma solo ora capisco perché quelli vicino a Diego tentavano di tenermi lontano da lui in questi ultimi anni perché mi ritenevano colpevole della pace con Diego junior - dice Angelo Pisani - È chiaro che questo riavvicinamento ha complicato le strategie del clan dei consiglieri. Ma padre e figlio hanno solo seguito la voce del cuore. Io sono uno dei pochi al mondo ad avere una delega firmata per rappresentarlo e continuerò a difenderlo non solo contro le pretese assurde del fisco italiano ma anche contro chiunque pensa di speculare e sfruttare illegittimamente il suo brand non solamente in Italia».

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