Macron contro Trump: «No all'isolazionismo». E sul clima avverte: non esiste un pianeta B

Macron contro Trump: «No all'isolazionismo». E sul clima avverte: non esiste un pianeta B
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Mercoledì 25 Aprile 2018, 19:26 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 18:49
Il multilateralismo «forte» contro l'isolazionismo e il nazionalismo, il commercio libero ed equo contro le guerre dei dazi, la difesa dell'ambiente perchè «non esiste un pianeta B» e il mantenimento dell'accordo sul nucleare iraniano in attesa di un altro «più completo»: dopo i baci, le strette di mano e le pacche sulle spalle con l'amico Donald, Emmanuel Macron trionfa al Congresso americano con un vibrante discorso di 40 minuti in cui sembra quasi l'anti Trump.

Deputati e senatori lo interrompono una cinquantina di volte con applausi e ben 19 standing ovation, poco meno del record detenuto dal premier israeliano Benyamin Netanyahou nel 2015. E le mani si spellano nei passaggi dove il presidente francese, intervenuto 58 anni dopo Charles de Gaulle, più enfatizza nella sua agenda globalista le divergenze con il tycoon. Il suo è un appello accorato a lavorare insieme, ma è anche una sfida a Trump perché esca dal tunnel dell'America First. Macron esordisce ricordando la «special relationship» tra Usa e Francia, i comuni valori e ideali, il «rendevouz con la libertà». Ma ora è il momento di scegliere. «Ci sono due possibilità davanti: possiamo scegliere la tentazione dell' isolazionismo e le illusioni del nazionalismo come rimedio temporaneo alle nostre paure ma chiudere la porta al mondo non fermerà la sua evoluzione», ha ammonito, riscuotendo un consenso bipartisan. Per lui invece la risposta è reinventare un «multilateralismo forte» con l'Onu ma anche gli Usa, per contribuire al nuovo ordine mondiale del XXI secolo. 

«Questo multilateralismo forte non farà calare un'ombra sulle nostre identità e culture ma le rafforzerà», ha
assicurato. Macron ha attaccato anche la massiccia deregulation e le guerre commerciali contro gli alleati, «che distruggeranno posti di lavoro, aumenteranno i prezzi e faranno pagare i costi alla middle class». Meglio promuovere «gli scambi liberi ed equi», «correggere le iniquità della globalizzazione» e «risolvere le dispute commerciali al Wto».

Linea ferma anche a difesa dell'ambiente: «Non esiste un pianeta B, lavoriamo insieme per rendere il nostro pianeta di nuovo grande» ha esortato, parafrasando lo slogan elettorale del tycoon e dicendosi certo che un giorno gli Usa torneranno nell'accordo di Parigi sul clima da cui gli Stati Uniti sono usciti. Macron invita a collaborare tra le sue sponde dell'Atlantico anche per combattere «il virus delle fake news» («senza ragione, senza verità non c'è democrazia») e proteggere la privacy dei cittadini dopo lo scandalo di Facebook.

Infine il capitolo Iran. L'accordo sul nucleare, ha osservato, non è perfetto ma va mantenuto, come hanno ribadito
oggi anche Mosca, Teheran e Bruxelles. Ma bisogna cominciare a lavorare su un accordo «più ampio» che affronti le «legittime preoccupazioni» degli Usa e degli alleati nella regione, comprese le capacità nucleari dopo il 2025, il programma balistico e l'influenza destabilizzante nella regione, dalla Siria allo Yemen. «L'Iran non dovrà mai avere armi nucleari, ma questa politica non deve portare a nuove guerre in Medio oriente, dobbiamo garantire la sovranità degli stati, compresa quella dell'Iran, che è una grande civilità», ha concluso. 

 
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