Libia, liberato Gianluca Salviato il tecnico era stato rapito a marzo

Libia, liberato Gianluca Salviato il tecnico era stato rapito a marzo
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Domenica 16 Novembre 2014, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 12:11

La Farnesina ha annunciato che Gianluca Salviato, tecnico veneto rapito in Libia il 22 marzo scorso, è stato liberato.

«Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale conferma la liberazione del connazionale Gianluca Salviato, giunto a Roma questa notte. grazie al lavoro di tutti gli organi dello Stato coinvolti». È quanto si legge in una nota della Farnesina.

Salviato lavorava a Tobruk per l'azienda Enrico Ravanelli, società che opera nel settore delle costruzioni.

Dalle prime ore dopo il suo rapimento si è subito temuto per la sua salute perchè soffre di diabete e nella sua macchina erano rimaste le medicine per lui vitali. Il tecnico quarantottenne si trovava a Tobruk per seguire i lavori di realizzazione degli impianti fognari nei quali l'azienda è impegnata da due anni.

I parenti a Roma. La notizia l'hanno avuta ieri sera in via del tutto riservata e stamane i parenti di Gianluca Salviato sono partiti da Martellago (Venezia) per andare a Roma ad incontrarlo. La moglie Maria Scarpa, troppo emozionata per parlare non risponde ad alcuna domanda e delega alla sorella di Gianluca, Cristiana, ogni commento. «Siamo felici è finito un incubo - dice Cristiana sorridente - ora andiamo a riprendercelo, vogliamo vederlo per capire come sta anche se ci siamo parlati al telefono per tutta la notte e lui era felice perchè si sentiva già a casa e ha detto di stare bene solo per questo».

Nessun dettaglio dai parenti sulla vicenda del sequestro di cui ammettono di aver parlato con Gianluca ma si riservano di entrare sull'argomento una volta che tutte le formalità di rito saranno terminate. Tra queste il colloquio - uno lo ha già avuto ma pare ne sia in corso un altro - con la magistratura romana. Salviato, secondo il timing indicato dai familiari, potrebbe far ritorno a Martellago in serata salvo indicazioni contrarie da parte della Farnesina o della magistratura. «Di certo c'è - conclude Cristiana - che appena saremo a casa lo porteremo a fare tutti gli esami clinici possibili per controllare il suo stato di salute e metterci finalmente il cuore in pace». Salviato soffre di diabete e al momento del suo rapimento nella zona di Tobruk dove stava lavorando le sue dosi di insulina e tutto il materiale sanitario che aveva con sè era stato abbandonato dai rapitori sull'auto da cui è stato prelevato.

La madre: «L'ho sentito, sta bene». «L'ho sentito, mi ha detto che stava bene, ho pianto tanto, e poi finalmente ho dormito serena». Così Gelsomina, la mamma di Gianluca Salviato, che già ieri sera era stata informata dalla Farnesina della liberazione del figlio sequestrato in Libia mesi fa, oggi che può parlare. Anche per lei «è finito un incubo» ha aggiunto, lei che è a casa da sola, dopo che i parenti sono andati a Roma, e che tra qualche giorno potrà riabbracciare anche il marito Flavio che è in ospedale. Con Gianluca ha parlato solo della sua salute e il fatto che gli abbia detto di stare bene racconta «è stata un'ulteriore liberazione».

Il ministro Gentiloni: «Ottimo lavoro di squadra». «Anche Gianluca Salviato stanotte è rientrato in Italia libero. Grazie a unità di crisi, ottimo lavoro servizi, ambasciata». Così su Twitter il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni esprime la sua soddisfazione per la liberazione di Salviato. Il tweet del responsabile della Farnesina è accompagnato dall'hashtag «#giocodisquadra».

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