Libia, anche un bimbo-ostaggio morto durante sparatoria Sabrata. Gentiloni: «Informazione infondata»

Libia, anche un bimbo-ostaggio morto durante sparatoria Sabrata. Gentiloni: «Informazione infondata»
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Martedì 15 Marzo 2016, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 13:38
Ci sarebbe anche un bambino tenuto ostaggio - figlio di un notabile del posto - tra le vittime dello scontro a fuoco nei pressi di Sabrata in cui sono rimasti uccisi i due operai della Bonatti Fausto Piano e Salvatore Failla. Del fatto - a quanto si apprende - si è parlato oggi nel corso dell'audizione al Copasir del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Ciò, secondo le indicazioni investigative, rafforzerebbe l'ipotesi che gli italiani fossero in mano ad un gruppo criminale che, pur se islamista, non era legato all'Isis.

Non c'è stato alcun riscatto pagato dal Governo italiano per ottenere la liberazione di quattro operai della Bonatti sequestrati in Libia lo scorso luglio. Lo ha ribadito, in audizione al Copasir - a quanto si apprende - il ministro degli ESteri, Paolo Gentiloni.

«Non è morto nessun bambino nel corso della tragica sparatoria di Sabrata, dove hanno perso la vita i due operai italiani, Salvatore Failla e Fausto Piano». Così il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, interviene, riferendosi alle notizie emerse al termine dell'audizione odierna del Copasir che ha ascoltato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.

«Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni non ha riferito oggi che nel raid in Libia in cui sono morti i due ostaggi italiani Fausto Piano e Salvatore Failla sia rimasto ucciso anche un bambino, nè questa informazione è mai stata in possesso del Comitato.
Si tratta di un'informazione infondata». Così il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, commenta alcune indiscrezioni raccolte al termine dell'audizione del ministro.
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