«La mia mente vaga in tutte le direzioni, ma mi sento bene», ha detto Ford ai media americani, aggiungendo di avere però del risentimento per i 30 anni di vita che gli sono stati rubati, per non aver potuto vedere crescere il figlio. Ford si è sempre detto innocente, ma è solo lunedì che il giudice distrettuale Ramona Emanuel ha cassato la sua condanna sulla base di nuove prove della sua assenza dal luogo del delitto quando fu ucciso Rozeman. Anche la famiglia della vittima ha accolto favorevolmente il rilascio di Ford.
Ford, che è nero, è stato condannato da una giuria di bianchi malgrado l'arma del delitto non sia mai stata trovata e non vi fossero testimoni oculari dell'assassinio. Ford era stato inizialmente accusato da una donna che aveva poi ritrattato.
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