Stragi Parigi, la Francia dà la cittadinanza al commesso-eroe del market kosher

Lassana Bathily
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Martedì 20 Gennaio 2015, 23:54 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 08:55

Per «il suo coraggio e altruismo», e perché incarna «i valori della Repubblica»: con queste motivazioni, Lassana Bathily, maliano, eroe musulmano che ha salvato la vita a diversi ostaggi durante l'assalto del terrorista Amedy Coulibali al supermercato kosher di Parigi, ha ricevuto oggi la cittadinanza francese.


«Mi piace pensare che Lassana è oggi il volto di questa Francia, della quale qualcuno ha immaginato il declino in diversi momenti della sua storia, e che si è sempre risollevata libera e fraterna», ha detto durante la cerimonia di naturalizzazione il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve.

Tra i presenti anche il premier, Manuel Valls, la ministro della Giustizia, Christiane Taubira, la sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, e l'ex calciatore, Lilian Thuram, di cui Lassana è un grande fan.

Oltre ai familiari e amici del giovane, e alcuni degli ex ostaggi. Per il ministro, Lassana ha contribuito a difendere i valori della Repubblica: «la libertà» contro i progetti criminali dei terroristi, «l'uguaglianza», soccorrendo uomini e donne in pericolo, e «la fratellanza» rischiando la propria vita per salvare quella degli altri. «La storia di Lassana - ha osservato Cazeneuve - è anche l'illustrazione del successo del modello francese d'integrazione, delle istituzioni e dei valori su cui riposa: la scuola, il lavoro, l'uguaglianza repubblicana davanti alla legge». E ha concluso: «Essere francesi non significa nascere in Francia o professare una o un'altra religione, ma aderire a dei valori, a una storia, a un progetto comune».

Il ragazzo, 24 anni, che si definisce «musulmano praticante», originario del Mali, arrivato in Francia come clandestino nel 2006, aveva ottenuto il permesso di soggiorno nel 2011 dopo essersi diplomato e aver sempre lavorato. Aveva già presentato una richiesta per la cittadinanza francese nel luglio 2014. La procedura è stata accelerata e «trattata con il rispetto dovuto al suo eroismo», come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Francois Hollande. Su internet anche una petizione che ha raccolto oltre 300 mila firme ne chiedeva la naturalizzazione.

Lo scorso 9 gennaio, Lassana ha salvato diversi clienti del supermercato di prodotti kosher dove lavorava da due anni nascondendoli nella cella frigorifera nei sotterranei mentre di sopra il killer Coulibaly uccideva quattro persone. Grazie a un montacarichi è poi riuscito a fuggire all'esterno passando inosservato. E compiendo un'altra azione meritevole: la consegna delle chiavi della saracinesca di ferro alle forze speciali del Raid, alle quali ha fornito poi informazioni cruciali sulla configurazione del locale. Un gesto che ha facilitato il buon esito del blitz. «Per me gli altri sono tutti uguali - ha detto questa sera Lassana, molto emozionato, ringraziando tutti i presenti - Per me non è una questione di colore della pelle o di religione. È il mio cuore che ha parlato». E ancora: «Sì, ho aiutato degli ebrei. Siamo fratelli. Non è una questione di ebrei, cristiani o musulmani, siamo tutti sulla stessa barca». «La Francia è il paese dei diritti umani - ha concluso - Non sono un eroe. Sono Lassana e resterò me stesso. Adesso devo pensare ad aiutare la mia famiglia in Mali».

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