Migranti, operazione Mare Nostrum: anche droni e una nave anfibia per la missione

Migranti, operazione Mare Nostrum: anche droni e una nave anfibia per la missione
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Lunedì 14 Ottobre 2013, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 08:55

Abbiamo dato il via all'operazione Mare Nostrum. La partenza della missione umanitaria stata annunciata dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice di Palazzo Chigi dedicato all'emergenza immigrazione.

Abbiamo tre livelli per affrontare i flussi migratori: «quello estero di cooperazione internazionale tendente a fare di tutto perchè i migranti non partano; un livello relativo al controllo della frontiera, che è europea non italiana; terzo livello, l'accoglienza e il dispiegarsi del dispositivo nazionale», ha sottolineato il ministro dell'Interno.

L'operazione. Mare Nostrum «sarà un'operazione militare ed umanitaria e prevede il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza e soccorso in alto mare per incrementare il livello sicurezza delle vite umane», ha aggiunto il ministro della Difesa, Mario Mauro. Il ministro ha annunciato che nell'operazione di sorveglianza e soccorso nel Mediterraneo verranno anche usati i droni, gli aerei senza pilota, oltre ad elicotteri con strumenti ottici ad infrarossi.

«Utilizzeremo per la prima volta una nave anfibia che ha la capacità di esercitare il comando e controllo, con elicotteri a lungo raggio, capacità ospedaliera, spazi ampi di ricovero per i naufraghi. Avremo 4 altre navi della Marina: due pattugliatori e due fregate» e altri velivoli, ha sottolineato Mauro.

Le risorse. Come si finanza l'operazione Mare Nostrum? «Ci sono i bilanci dei rispettivi ministeri - ha risposto il ministro dell'Interno - che servono a coprire anche questa operazione: non siamo in presenza di una legge per cui serve una nuova copertura». «Il punto è che - ha proseguito - l'Italia rafforza la protezione della frontiera esterna e quando si calcolano i costi bisogna capire quali sarebbero i costi in assenza di questa missione».

Letta: «Mediterraneo non sia mare di morte». Sul via libera alla missione umanitaria si era espresso il premier Enrico Letta al termine dell'incontro con il primo Ministro della Repubblica di Finlandia Jyrki Katainen. Nel discorso a tenere banco è la drammatica situazione degli sbarchi nel Mediterraneo.«Abbiamo parlato della tragedia di Lampedusa e ho spiegato il senso della nostra missione militare umanitaria da domani operativa», ha detto il premier al termine dell'incontro, «Ho chiesto al primo ministro finlandese, come ad altri colleghi europei, di aiutarci perché per noi questa è una grande priorità: il Mediterraneo è il nostro mare e non possiamo tollerare quello che è accaduto, che il Mediterraneo sia un mare di morte. Ho insistito perché ora che i conti sono in ordine e il debito e il deficit sono scesi, L'Italia è un paese credibile per chiedere politiche per la crescita. La crescita non è alternativa a non fare debito».

Da parte sua, Katainen ha invece risposto: «Ho espresso condoglianze per la tragedia di Lampedusa e abbiamo discusso di come sia necessario un più stretto contatto a livello Ue per rafforzare Frontex, che rappresenta uno degli strumenti più importanti. Ne parleremo al Consiglio europeo del 24 e 25 ottobre». Il premier finlandese si è poi congratulato con Letta: «È stato determinante l'impegno del suo governo per rafforzare l'Italia nella zona euro».

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