Copy CodeWe are very happy to share our new pre-print* (https://t.co/BTM45VUnco) where we compare SARS-CoV-2 IgG Ab prevalence over the months of Feb to Aug in the Brazilian cities of São Paulo and Manaus. @FAPESP @The_MRC @ItauUnibanco #TodosPelaSaúde
* not yet peer-reviewed— CADDE Project (@CaddeProject) September 21, 2020
La città brasiliana di Manaus, capitale dello stato di Amazonas, potrebbe aver ottenuto l'immunità di gregge al COVID-19 dopo che il 66% della sua popolazione è stata contagiata, secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell'Università di San Paolo.
Questa importante città sudamericana è stata caratterizzata dal crollo del sistema sanitario e funerario in questo periodo catatterizzato dalla pandemia e ha pagato un prezzo altissimo in termini di decessi.
Lo studio, nello specifico, indica che il picco della curva dei contagi si è verificato a metà maggio, quando circa il 46% degli abitanti aveva già contratto la malattia. A giugno la curva si è, poi, assestata al 65%, e nei mesi successivi è rimasta prossima al 66%.
In questo modo, gli esperti ritengono che se la maggior parte dei cittadini ha avuto o ha già sviluppato la malattia, generando contemporaneamenti gli anticorpi nell'organismo, la quantità di infezioni si riduce notevolmente. «L'esposizione al virus stesso ha causato un calo del numero di nuovi casi e decessi a Manaus», ha detto Ester Sabino, coordinatrice delle indagini.
Tuttavia, Lewis Buss, uno degli specialisti dello studio, avverte che gli anticorpi rilevati nelle loro analisi «decadono rapidamente» e «pochi mesi dopo l'infezione».
Comunque, recentemente, il sindaco della città ha nuovamente dichiarato lo stato di emergenza a causa del nuovo picco di contagi.
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