L'Isis minaccia Roma in un nuovo video: carri armati avanzano verso il Colosseo

L'Isis minaccia Roma in un nuovo video: carri armati avanzano verso il Colosseo
di Federica Macagnone
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Sabato 12 Dicembre 2015, 14:41 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 20:26

La resa dei conti avverrà a Roma. La Capitale è nuovamente nel mirino dell'Isis che ha pubblicato un nuovo video di minacce mostrando la sua agghiacciante visione apocalittica in cui l'attacco finale all'Occidente verrà sferrato nella città simbolo della cristianità.

Quindici minuti di propaganda in cui lo Stato Islamico narra “l'Apocalisse” con carri armati che avanzano verso il Colosseo su un deserto di sabbia: il filmato, intitolato “Meeting at Dabiq”, è stato girato in Iraq ed è incentrato sulla battaglia per il dominio del mondo, in cui i “credenti” dell'Isis combatteranno i miscredenti “crociati” occidentali nella Capitale italiana.

«Roma è la battaglia finale prima del giorno del giudizio – dice il narratore - Questa è l'ultima crociata, la prossima volta la battaglia sarà nel vostro paese». Mentre continuano le minacce e vengono recitati versetti religiosi, scorrono le immagini della Basilica di San Pietro, di Piazza Navona e dell'Altare della Patria. Inoltre, viene fatto riferimento a “un'armata di Roma”, alludendo a una presunta cellula di jihadisti pronta a colpire la città.

Ma le minacce non sono rivolte solo a Roma: su una schermata nera l'Isis mostra le bandiere di 60 Paesi con cui l'Isis è in “guerra” e che ha, dunque, l'intenzione di colpire. Tra queste Gran Bretagna, Francia, Australia e Stati Uniti.
Il video mostra anche gli abbracci dei jihadisti prima di partire per missioni suicide: “Addio ai Compagni” si legge nella didascalia mentre i miliziani continuano a salutarsi. In un altra scena gli uomini dei Califfato baciano la fronte dei loro compagni morti, pregano sulla sabbia, si esercitano con le armi e innalzano il vessillo nero dell'Isis.

Questo non è il primo filmato di minacce che l'Isis rivolge all'Occidente e, in particolare, a Roma: subito dopo gli attentati in Francia, la frase di rito tra i terroristi era diventata “Parigi prima di Roma”. Ma già in precedenza i jihadisti avevano mostrato le loro armi propagandistiche facendo sventolare una bandiera nera sul Vaticano, in un video intitolato "Messaggio al popolo della croce", in cui si minacciavano i cristiani.