Khan il musulmano conquista Londra. Scozia, flop Labour. Avanzata di Farage

Sadiq Khan
di Cristina Marconi
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Sabato 7 Maggio 2016, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 10:10

Si dice che i londinesi di solito scelgano come sindaco la persona che meglio incarna quel tocco magico, quel carisma speciale che hanno gli abitanti della megalopoli britannica. Ce l'aveva il laburista Ken Livingstone nonostante le sue posizioni sempre più spesso controverse, ce l'ha senz'altro Boris Johnson con la sua aria scanzonata e la battuta pronta. E ora gli elettori hanno deciso che ce l'ha anche Sadiq Khan, il laburista di origine pachistana che giovedì ha battuto il conservatore Zac Goldsmith ottenendo il 44% dei voti alle comunali.

LO SCHIAFFO SCOZZESE
La vittoria di Khan, primo musulmano a ricoprire una delle cariche più importanti della politica britannica e europea, era ampiamente attesa ed è stata una delle poche buone notizie in una giornata terribile per il Labour, che ha visto sgretolarsi anche il poco che restava del suo passato dominio incontrastato in Scozia: alle elezioni per il parlamento scozzese ha perso 13 seggi, diventando il terzo partito dopo lo Scottish National Party di Nicola Sturgeon, forte ma non onnipotente con 63 seggi, due in meno di quelli necessari per governare da solo, e dopo i Tories. Per il resto il partito di Jeremy Corbyn è andato meno peggio del previsto in Inghilterra, e in Galles, dove è rimasto il primo partito nonostante l'erosione di voti ma dove, per la prima volta, gli euroscettici dello Ukip di Nigel Farage hanno ottenuto 7 seggi.
 
IL MESSAGGIO
Nonostante le controversie sulla leadership corbyniana, considerata troppo a sinistra e radicale, Sadiq Khan è riuscito a far prevalere il suo messaggio di giustizia sociale e di rilancio di Londra anche rispetto agli attacchi che gli sono piovuti da Zac Goldsmith sui suoi legami con l'estremismo islamico e che hanno giocato sulla paura di una parte dell'elettorato – non solo quello cristiano o ebraico, ma anche quello hindu e sikh - di eleggere il primo sindaco musulmano di una grande città occidentale. L'unico precedente è a Rotterdam, il cui primo cittadino è Ahmed Aboutaleb.

Un modo di gestire la campagna, quello di Goldsmith, che molti volti noti del partito conservatore hanno criticato per il timore di inquinare i rapporti futuri tra il partito conservatore e la comunità musulmana, che rappresenta il 12,4% della popolazione londinese. «È un errore per la futura integrazione a Londra e se sei un politico londinese è semplicemente una cosa strana da fare», ha spiegato Andrew Boff, capogruppo Tory all'assemblea comunale londinese.

Tanto più strano da parte di un politico garbato come Goldsmith che ha dato l'impressione di aver recitato un copione stabilito da altri nel lanciare le sue accuse a Khan. Con un bilancio da circa 16 miliardi di sterline, il sindaco di Londra è una delle cariche politiche più importanti d'Europa, con un mandato personale secondo solo a quello del presidente francese e una visibilità che spesso prelude ad altro. «Tempo di andarsene da City Hall. È stato il privilegio più straordinario essere vostro sindaco», ha scritto su Twitter Boris Johnson il quale ora punta ad un altro importante indirizzo londinese: Downing Street, in particolare.

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