“La famiglia ringrazia tutti per i pensieri e per le preghiere” hanno scritto i Garratt in un breve comunicato “Grazie anche alle molte persone che hanno lavorato per assicurare il rilascio di Kevin”. Un caso diplomatico che aveva incrinato le relazioni tra Canada e Cina richiedendo l'intervento del presidente del consiglio canadese.
I due vennero arrestati nel corso di un'operazione cinese contro i gruppi d'aiuto cristiani attivi tra Cina e Corea del Nord. I Garratt non facevano mistero della loro fede, ma in Cina le cautele da prendere dovevano essere maggiori dato che il proselitismo è contro la legge. In un sermone pubblicato online, ora non più disponibile, Kevin Garratt scriveva che era stato Dio a convincerlo a trasferirsi a Dangong per aprire la caffetteria. «Stiamo cercando di portare Dio in Corea del Nord, attraverso Gesù e mediante assistenza pratica» aveva scritto Garratt in una nota rimasta online per qualche tempo.
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